Omicron e Xe, perché a Shanghai il Covid è fuori controllo? Tutte le falle del vaccino Sinovac «inattivo»

In citta 25 milioni di abitanti sono in lockdown

Shanghai peggio di Wuhan: 26mila casi in 24 ore, flop vaccino Sinovac
Shanghai peggio di Wuhan: 26mila casi in 24 ore, flop vaccino Sinovac
di Gianluca De Rossi
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Mercoledì 13 Aprile 2022, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 09:23

Non c'è pace a Shanghai, città cinese nel panico (e in lockdown) per una nuova ondata di contagi. Il Covid con le sue varianti, da Omicron a Xe e anche con casi di Xf, non allenta la sua presa facendo ripiombare gli abitanti nel panico in una situazione definita «peggiore di Wuhan del 2020». Shanghai, dunque, sta ripartendo dalla casella del via di un tragico gioco dell'oca dettato dalle regole del Covid, riportando le lancette dell'orologio a due anni fa, quando la pandemia ebbe inizio: ma cosa sta scatenando questa nuova ondata di casi? 

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Vaccino Sinovac

Per gli esperti, tra le cause del boom di contagi a Shanghai vanno presi in considerazione alcuni fattori: il fallimento della politica "zero Covid" imposta dal governo cinese: 52 milioni di cinesi di età superiore ai 60 anni non sono state vaccinate e i positivi continuano ad essere portati via a forza dalle loro famiglie. E in secondo luogo (ma forse è il primo) va considerato quale tipo di vaccino sia stato usato per immunizzare la popolazione: il Sinovac.

Vaccino cinese che, numeri alla mano, si sta rivelando inattivo.

Shanghai, i casi risalgono a quota 26.000

I casi di Covid-19 a Shanghai ieri sono tornati a salire superando quota 26.000 dai poco più di 23.000 di lunedì: secondo i dati diffusi dalla Commissione sanitaria nazionale, l'hub finanziario della Cina ha registrato 1.189 contagi accertati e 25.141 portatori asintomatici. A livello complessivo, il Paese ha segnalato ulteriori 1.500 infezioni locali, di cui 233 relative al Jilin, 22 al Guangdong, 14 all'Hainan e 12 allo Zhejiang. Sono stati 13, invece, i casi importati, mentre gli asintomatici sono aumentati a 26,525, di cui 26.420 locali e 105 provenienti dall'estero.

Le regole del lockdown

La municipalità di Shanghai ha avvertito che chiunque violi le rigide regole del lockdown sarà perseguito. Il dipartimento di polizia, in particolare, ha invitato la gran parte dei 26 milioni di residenti bloccata a «combattere l'epidemia con un cuore solo e a lavorare insieme la una vittoria». Coloro «che violano le disposizioni saranno trattati in conformità con la legge dagli organi di pubblica sicurezza. Se costituisce un reato, saranno indagati a norma di legge», si legge in una nota.

La polizia è intervenuta di fronte alla frustrazione crescente, con molti confinati nelle proprie case da oltre tre settimane e alle prese con problemi come le provviste quotidiane. Le misure anti-Covid, che riflettono l'approccio della 'tolleranza zero' sposato dalla Cina, si sono riverberate nell'economia globale con ulteriori rotture alla supply chain dato che il porto della città, il più grande al mondo, ha gravissimi problemi operativi. Almeno 11 aziende taiwanesi, produttrici di componenti per l'elettronica, hanno detto che avrebbero sospeso la produzione a causa del coronavirus.

Tuttavia, la rivista Caixin ha riferito che Shanghai è una delle otto città coinvolte in uno schema pilota delle autorità sanitarie nazionali per allentare i requisiti di quarantena, citando un piano governativo riservato che punta a ridurre i requisiti di quarantena centralizzata da 14 a 10 giorni. Infine, la Cyberspace Administration of China, l'authority che vigila su Internet, ha ammonito contro «la fabbricazione e la diffusione di notizie false» online sul Covid che «interrompono le comunicazioni e provocano effetti negativi».

«Peggio di Wuhan nel 2020»

L’inviato della Cnn David Culver ha detto che la Shanghai di oggi è peggio di Wuhan nel 2020. «Se avete pensato che Wuhan nel 2020 fosse una brutta situazione, benvenuti a Shanghai nel 2022», descrivendo un «lockdown senza precedenti», e raccontando che le autorità sanitarie sono arrivate a casa sua e hanno sigillato la porta con del nastro adesivo.

«Non posso uscire, a meno che non voglia rischiare delle sanzioni», ha detto il giornalista. Tutte le case del suo quartiere sono state sigillate. In alcuni casi, soprattutto in presenza di persone positive al coronavirus, le autorità hanno usato i lucchetti delle biciclette per bloccare le porte delle case dall'esterno. Il rischio in questo momento è la carenza di cibo e altri generi di prima necessità per gli abitanti che non possono uscire di casa.

 

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