Quarantena, c'è un positivo in casa? Mascherine, spazi e aerazione: ecco le regole per la convivenza in famiglia

Come comportarsi in caso di un contagiato

Quarantena, c'è un positivo in casa? Dalle mascherine a spazi e aerazione: ecco come comportarsi
Quarantena, c'è un positivo in casa? Dalle mascherine a spazi e aerazione: ecco come comportarsi
di Graziella Melina
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Venerdì 31 Dicembre 2021, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 17:26

Alla prova di un test antigenico, difficile in questi giorni non ritrovarsi con un contagiato in casa. E allora il rischio di trasmettere il virus agli altri componenti della famiglia diventa quasi una certezza. «Ancora oggi oltre il 90 per cento dei contagi avvengono in casa – mette in guardia Carlo Signorelli, ordinario di Igiene dell’Università Vita - Salute San Raffaele di Milano – Il sars cov 2 lo si può prendere anche fuori, ma solo i contagi domestici in questo momento fanno girare il virus, oltre ovviamente al trasporto e agli assembramenti». Per provare a minimizzare la trasmissione del sars cov 2 ai propri cari, come suggerisce Signorelli, ecco alcuni accorgimenti che possono essere utili. 

La suddivisione degli spazi

Se è presente un positivo, oppure si ha il sospetto di essere stati contagiati, condividere gli spazi può mettere a rischio gli altri componenti del nucleo familiare, a maggiore ragione se ci sono anziani o persone fragili. È bene dunque che il soggetto contagiato viva in modo isolato, in una stanza a parte, non interagisca con gli altri, e possa disporre di un bagno per conto proprio.

Se si ha la possibilità di una seconda casa, sarebbe opportuno organizzare il trasferimento del soggetto positivo, in modo che trascorra il periodo di cura lontano dal nucleo familiare. Inutile dire che se la casa non dispone di grandi spazi e il numero delle stanze non consente di isolare il contagiato, minimizzare il rischio diventa ancora più difficile. Ecco perché diventano essenziali le misure di precauzione di uso comune.

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Mascherine

Se si convive con un positivo è bene indossare le mascherine ffp2. Per minimizzare il rischio, dovrebbero indossarla tutto il giorno tutti i componenti della famiglia, non solo la persona che entra in contatto con il positivo. A cautela di tutti i membri della famiglia sappiamo che la mascherina ha una resa del 95 per cento, quindi se la indossano tutti la percentuale di rischio si riduce. Sappiamo che tenere la mascherina in casa non è semplice, purtroppo siamo in una situazione in cui bisogna cautelarsi.

Pasti

È bene che il contagiato, anche se asintomatico, consumi il pasto nella propria stanza, mantenendo sempre una distanza di sicurezza. Mai condividere le pietanze, le posate, i bicchieri, i tovaglioli della persona infetta. Meglio utilizzare piatti monouso, e se non è possibile occorre prestare massima cura nella pulizia delle stoviglie. Se gli spazi della casa lo consentono, e si dispone quindi di una stanza da pranzo grande, è possibile che la persona contagiata condivida il momento dei pasti, ma dovrebbe stare a una distanza di almeno due metri rispetto agli altri commensali. Serve comunque il massimo della cautela e senso di responsabilità.

 

Bagno

Se non si dispone di un bagno in più da destinare alla persona contagiata, occorre munirsi di disinfettante e pulire le parti di uso comune ogni volta che si entra in bagno e poi prima di uscire. Gli asciugami non devono essere mai condivisi. Anche in questo caso, la pulizia di accappatoi, pigiami e vestiti va fatta facendo grande attenzione. In ogni caso, dopo aver toccato gli indumenti della persona contagiata è necessario lavarsi sempre le mani. È fondamentale non toccare mai la bocca oppure gli occhi se non dopo aver provveduto a igienizzare le mani. 

Aerazione

È bene ricambiare spesso l’aria, aprendo le finestre per qualche minuto ed evitando di rimanere nella stessa stanza con la persona contagiata, anche se si indossa la mascherina. Meglio ancora se si evita di alzare la voce, o anche solo di cantare, per impedire così una maggiore e più facile veicolazione del sars cov 2. Ricordiamo che la trasmissione del virus avviene soprattutto via aerosol e con le cosiddette dropplets, ossia le goccioline che emettiamo mentre parliamo. Il contagio tramite gli oggetti ha una valenza minore, e si può minimizzare, fino a ridurlo quasi a zero, con l’igiene personale e il lavaggio frequente delle mani. Non dimentichiamo che è sempre la mano che toccando l’oggetto contaminato porta il virus su altri oggetti o superfici. Per questo, sono necessarie la sanificazione delle mani, l’utilizzo della mascherina e la distanza. Meglio quindi far circolare l’aria il più possibile. E visto che si prospetta un capodanno con 15 gradi sarà più semplice tenere più spesso le finestre aperte. 

Altri ospiti

È bene evitare di ospitare in casa altre persone, per impedire la circolazione del virus. Ricordiamo che i vaccinati con tre dosi si infettano pochissimo. Le persone che hanno ricevuto due dosi di vaccino sono invece a maggior rischio, perché ormai la protezione è bassa. In questo momento, si osservano inoltre molte infezioni di ragazzini, e in chi ha fatto due dosi da molto tempo. È importante che tutta la popolazione si vaccini al più presto con la terza dose. Non dimentichiamo, poi, che il test anticovid fotografa la situazione attuale, ma non è detto che una persona che risulta negativa non possa poi contagiarsi il giorno dopo. La variante omicron è molto contagiosa, è bene quindi che tutti si comportino con la massima attenzione e con senso di responsabilità, per evitare di contagiare se stessi e di infettare poi gli altri.

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