Omicron, quando finirà la pandemia? Ecco perché la vittoria è possibile entro l'estate

Dall’Oms ai virologi, si moltiplicano i segnali di ottimismo

Omicron, quando finirà la pandemia? Oms: con più vaccinazioni la vittoria è possibile entro l'estate
Omicron, quando finirà la pandemia? Oms: con più vaccinazioni la vittoria è possibile entro l'estate
di Diodato Pirone
4 Minuti di Lettura
Domenica 2 Gennaio 2022, 23:11 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:58

Perché l'Oms ora dice che il virus è battibile?
Pochi giorni fa il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è mostrato per la prima volta ottimista e ha apertamente parlato della possibile fine della pandemia entro il 2022. Secondo l’Oms per ridurre il Covid-19 a un virus in grado di fare danni analoghi a quelli dell’influenza occorre però che circa il 70% della popolazione mondiale sia vaccinato. Un traguardo per la prima volta non giudicato irraggiungibile. Intanto perché nel mondo sono già state somministrati 8,5 miliardi di vaccini e poi perché sono stati sviluppati trattamenti che dovrebbero permettere a breve di poter curare la malattia successiva al contagio. Secondo Ghebreyesus i tempi sono maturi per vaccinare anche buona parte della popolazione africana.

Omicron, quanto proteggono le mascherine? Rischio contagio con la Ffp2 e differenza con la chirurgica

Omicron o raffreddore? Sintomi simili, ma variabile mal di gola. Il rischio grave per i No vax

Omicron segnerà la fine della pandemia?
E’ quello che pensano molti virologi.

Qui occorre fare una precisazione. Nessuno scienziato al mondo pensa che il virus Covid-19 sia destinato a sparire. Nessuno ne sottovaluta la pericolosità in termini di decessi. Tuttavia ormai tutti gli studi convergono sulla minore pericolosità dell’ultima variante, la Omicron. Questo significa che il virus potrebbe andare verso quella che i virologi chiamano “fase di endemizzazione”. Che significa? In parole semplici, il Sars CoV-2 proprio con la versione Omicron potrebbe diventare endemico sul “modello” dei virus dell’influenza con i quali conviviamo e che mediamente in Italia fanno 7/10 mila morti l’anno, cioè circa 10 volte meno del Covid-19. Tutto questo non significa che dobbiamo abbassare la guardia perché, come stiamo osservando in questi giorni in Italia, Omicron contagia molte più persone della variante Delta. Dunque su grandi numeri di contagiati i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva potrebbero aumentare moltissimo. Tuttavia secondo il virologo Guido Silvestri, che insegna in America, sono maturi i tempi di una svolta nel trattamento della pandemia perché con alte percentuali di vaccinati non hanno più senso nuovi lockdown.

Quante terze dosi per sconfiggere Sars CoV-2?
Il richiamo del vaccino è fondamentale per frenare la circolazione del Covid. Con le terze dosi la protezione contro il contagio torna ad essere altissima anche se mai totale. Pressocché totale è invece la protezione dal ricovero in ospedale o comunque da gravi conseguenze in caso di positività. La controprova arriva dai dati dei Paesi più avanti con la somministrazione delle terze dosi ovvero da Israele e Gran Bretagna. In particolare nel Regno Unito il richiamo è stato già fatto da quasi il 50% della popolazione. E qui l’enorme quantità di contagiati che quel Paese registra dall’inizio di dicembre a causa della diffusione di Omicron ha provocato un numero limitato di ospedalizzazioni: appena 12.000, poche centinaia in più dell’Italia dove Omicron circola da meno tempo. In Italia le terze dosi hanno coperto finora il 32% dell’intera popolazione. 

Quando sarà possibile arrivare a zero decessi?
I modelli matematici vanno presi con le molle, si sa, ma alcuni scenari dipingono un’estate 2022 con decessi ridotti al lumicino. Secondo questi modelli - che stimano per l’Italia un numero complessivo di non vaccinati oscillante fra i 6 e i 7 milioni (fra il 10 e il 12% dell’intera popolazione) - il picco di decessi giornalieri atteso per gennaio non dovrebbe superare quota 200 (calcolato sulla media di 7 giorni) per poi calare abbastanza velocemente fino a scendere ad una quota vicino a zero alla fine di giugno. Questo scenario (cosa diversa dalla previsione) comprende solo parzialmente l’effetto della variante Omicron perché finora nessuno è riuscito a calcolare la sua capacità di contagio (l’Rt è valutato fra 10 e 18 e quindi, semplificando, ogni contagiato potrebbe determinare fra 10 e 18 nuovi positivi). Ma tutti i fisici italiani che si dedicano ai modelli matematici sono convinti che battere il Sars CoV-2 è ormai solo questione di mesi. Tutto dipende dalla velocità delle vaccinazioni.

 

 
Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA