Omicron, risalgono i contagi: «L’Rt sta tornando verso 1». Green Pass almeno fino all’estate

L’infettivologo: «Il rimbalzo è evidente, occorre ancora la massima prudenza»

Green Pass almeno fino all estate. Risalgono i contagi: «L Rt sta tornando verso 1»
Green Pass almeno fino all’estate. Risalgono i contagi: «L’Rt sta tornando verso 1»
di Graziella Melina
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Martedì 8 Marzo 2022, 22:34 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 10:22

Mentre l’attenzione mondiale è rivolta al dramma della guerra, il virus non solo non rallenta la corsa, ma anzi si diffonde ancora di più e continua a causare morti. La pandemia, in sostanza, non ha ancora chiuso i battenti. I dati di ieri del ministero della Salute lo dimostrano con chiarezza: sono 60.191 i nuovi casi di Covid in Italia (il giorno prima 22.083). Per scovarli sono stati effettuati 531.194 tamponi, cioè 342.920 in più rispetto al giorno prima (188.274). Non accenna a scendere quindi il tasso di positività che resta stabile all’11,3% (il giorno prima era all’11,7%). L’indice di contagio Rt torna a salire e, dopo un mese di valori bassi, si avvicina a 1. Le persone che sono positive hanno raggiunto quota 1.011.521. Alla conta dei casi positivi, va aggiunto quello preoccupante del numero delle persone che non ce l’hanno fatta. I decessi di ieri arrivano a 184 (il giorno prima erano 130). In totale da febbraio 2020 il numero dei morti è pari a 156.201.

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GLI ESPERTI
Di fronte ad una curva epidemica che fa fatica a scendere, gli esperti dunque invitano alla prudenza e a non abbassare la guardia proprio in questo momento. «C’è un rimbalzo evidente dei casi che dimostra come la situazione non sia ancora risolta - mette in guardia Francesco Menichetti, ordinario di malattie infettive dell’università di Pisa, direttore di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana - Stiamo assistendo a un fenomeno in cui la circolazione virale è continua».

Le misure di precauzione che, secondo le intenzioni del governo, dovrebbero allentarsi a breve, mal si conciliano con il numero dei casi. «Occorre la massima prudenza soprattutto nei comportamenti dei singoli - rimarca Menichetti - bisogna essere prudenti e rigorosi prima di abbandonare le misure di sicurezza. Solo se i numeri lo consentiranno nelle prossime tre settimane sarà possibile allentare la strategia di precauzione. Bisogna essere pronti a rimandare le scadenze già previste, facciamoci guidare dai numeri dell’infezione e non pensiamo che l’epidemia sia finita».

Rientra in questa prospettiva anche la possibilità, secondo gli esperti, che il green pass venga esteso fino all’estate. «Non dobbiamo sottovalutare il fatto che la variante Omicron 2 - prosegue Menichetti - sta dando un contributo in termini di infettività. È più contagiosa anche se non particolarmente responsabile di forme gravi. E si sta diffondendo soprattutto nella fascia della popolazione più giovane, cioè tra quella meno vaccinata. Gli infettati si comportano poi da driver e contagiano chi non è vaccinato. Oppure le persone vaccinate ma fragili. Sappiamo che il vaccino protegge dalle forme gravi ma non dall’infezione». Sottovalutare dunque la capacità del virus di diffondersi potrebbe costare cara. «Certamente la discesa si è rallentata in maniera significativa - avverte Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) - Il virus continua, dunque, a circolare. Probabilmente il periodo più freddo ne ha facilitato la diffusione. L’aspetto positivo è che i parametri dei dati della mortalità e delle ospedalizzazioni dimostrano che la circolazione delle varianti non è in grado di aumentare la letalità. A dimostrazione del fatto che le condizioni immunitarie ci proteggono».

I VACCINI
In sostanza i vaccini funzionano e stanno evitando che chi si contagia si possa ammalare in modo grave e finire quindi in terapia intensiva. «Siamo in una condizione di endemia - continua Andreoni - il virus continuerà a circolare in maniera importante in questi giorni, fino all’arrivo della primavera inoltrata». Ma dietro l’angolo c’è sempre il pericolo che il sars cov 2 possa diffondersi senza sosta. «Se il virus sta circolando molto - mette in guardia Andreoni - è anche colpa nostra, visto che abbiamo allentato le misure di contenimento e certamente l’ondata di freddo ha ulteriormente facilitato la diffusione. L’aumento del numero dei casi deve essere un’allerta che ci viene data perché si faccia attenzione. Non dobbiamo liberarci troppo in fretta delle misure di sicurezza. Dobbiamo tenere sotto controllo il numero dei casi prima di decidere le misure da prendere».
 

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