Omicron 5, l'infezione di gennaio protegge dalla nuova variante? Lo studio su Nature

Non tutte le precedenti infezioni proteggono contro le nuove varianti

Omicron 5, l'infezione di gennaio protegge dalla nuova variante? Lo studio su Nature
Omicron 5, l'infezione di gennaio protegge dalla nuova variante? Lo studio su Nature
3 Minuti di Lettura
Sabato 23 Luglio 2022, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 10:31

Aver avuto il Covid è un vantaggio. Essersi contagiati permette infatti di avere una protezione maggiore contro le nuove sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5. Ma quale infezione protegge di più? I risultati sono indicati nell'ultimo studio condotto in Qatar, che ha preso in considerazione l'ondata di casi di BA.4 e BA.5 1. La ricerca è stata pubblicata su medRxiv il 12 luglio e non è stata ancora sottoposta a revisione paritaria. Apre però una nuova prospettiva su come diverse immunità si combinano tra loro. 

Omicron 5, effetto club di bridge: più infettati tra chi non ha mai avuto prima il Covid. Ecco cos'è

Quale infezione protegge dalle nuove varianti

Non tutte le precedenti infezioni hanno la stessa efficacia contro le nuove varianti. Dall'analisi condotta a Doha è emerso che il contagio con una variante più vecchia (come Alpha, Beta o Delta) offre una certa protezione contro la reinfezione con BA.4 o BA.5.

E che una precedente infezione da Omicron è sostanzialmente più efficace. 

 

Immunità diversa da persona a persona

La risposta immunitaria, sia al vaccino che all'infezione, cambia da persona a persona. «Storie diverse forniscono alle persone un'immunità diversa contro l'imminente infezione», afferma il coautore dello studio Laith Abu-Raddad, un epidemiologo presso Weill Cornell Medicine-Qatar a Doha. Ma conoscere come ognuno risponde sarà «molto importante per il futuro della pandemia».

Quanto protegge il precedente contagio?

I ricercatori hanno scoperto che l'infezione con una variante pre-Omicron ha impedito la reinfezione con BA.4 o BA.5 con un'efficacia del 28,3%. Mentre ha bloccato la reinfezione sintomatica con una delle due sottovarianti con un'efficacia del 15,1%. La precedente infezione con Omicron garantiva una protezione più forte: era efficace per il 79,7% nel prevenire la reinfezione da BA.4 e BA.5 e per il 76,1% nel prevenire la reinfezione sintomatica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA