Latte per neonati ritirato dal mercato, l'allarme del Ministero della salute: «Rischio fisico»

In una nota i consumatori vengono messi in guardia su due lotti del latte di crescita

Latte per neonati ritirato dal mercato, il Ministero: «Rischio fisico»
Latte per neonati ritirato dal mercato, il Ministero: «Rischio fisico»
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Sabato 26 Novembre 2022, 16:14

Il latte per neonati Humana 3 è stato ritirato dal mercato. Il ministero della Salute ha diramato una nota per mettere in guardia i consumatori su due lotti del latte di crescita di Humana 3, che sono stati prontamente richiamati per essere ritirati dal mercato.

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Latte per neonati ritirato dal mercato, i motivi

La prima segnalazione è arrivata dai supermercati Bennet e Il Gigante, che hanno indicato due lotti, il 222801 e 222802, non adatti al consumo perché "in alcune confezioni si potrebbe presentare separazione di fase": nello specifico sono due bottiglie da 470 ml con scadenza il prossimo 16 agosto 2023.

L'azienda in questione è la Humana Italia s.p.a e la sede dello stabilimento da dove sono uscite fisicamente le due confezioni si trova in Austria.

Cosa significa separazione di fase

Sulle note riservate ai consumatori, il ministero della Salute ha scritto che coloro i quali avessero acquistato questi due prodotti "appartenenti ai lotti indicati, sono pregati di non consumare il prodotto e di riportarli al punto vendita". Ma cos'è esattamente la separazione di fase? È un processo che "avviene per un errore in fase di preparazione, ad esempio non aggiungendo un emulsionante alla formula, e rende il prodotto non adatto al consumo perché il lattante finirebbe per introdurre un prodotto incompleto in quanto la parte acquosa si è separata da quella grassa", ha spiegato a Ilsalvagente il prof. Alberto Ritieni, docente di Chimica degli Alimenti all’Università Federico II di Napoli.

Cos'è il latte di crescita

Come scritto all'inizio dell'articolo, i lotti ritirati fanno parte del latte di crescita, ossia quella tipologia pensata e studiata per un'età successiva al primo anno nel caso in cui il neonato non riuscisse più ad avere il latte materno. Trae origine dal latte vaccino per poi avvicinarsi, il più possibile, a quello naturale fornito dalla madre per quanto riguarda i grassi e le proteine ma con una quantità più alta di carboidrati. In più, questa tipologia può ricevere l'integrazione anche da altri nutrienti quali vitamine, ferro e sali minerali. Secondo alcuni esperti viene definito "migliore" rispetto a quello materno per la ricchezza dei nutrienti e può essere dato fino ai tre anni di vita per consentire uno sviluppo completo del bambino.

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