Green pass, con Omicron 2 casi di reinfezione in aumento. Pregliasco: «Possibile marcia indietro»

Nel Regno Unito sono stati segnalati 100 casi di reinfezione

Green pass, con Omicron 2 casi di reinfezione in aumento. Pregliasco: «Possibile marcia indietro»
Green pass, con Omicron 2 casi di reinfezione in aumento. Pregliasco: «Possibile marcia indietro»
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Lunedì 21 Marzo 2022, 18:22 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 11:18

Omicron 2 è contagiosa come il morbillo e si registrano numerosi casi di reinfezione, anche a breve distanza, anche tra i vaccinati. A dare mettere in guardia contro i pericoli della nuvoa variante è Mauro Pistello, direttore Unità di Virologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia, che afferma che nei reparti Covid «Si stanno vedendo soggetti, anche vaccinati, con doppia infezione, Omicron 1 e 2, nel Regno Unito sono stati segnalati 100 casi di questo tipo. Se le doppie infezioni corrono e se cala la protezione, si possono creare le condizioni per lo sviluppo di varianti ricombinati». 

Ogni positivo infetta fino a 18 persone 

Si presume che la nuova variante Omicron 2 sia un 20% più contagiosa rispetto alla precedente e ciò spiegherebbe perchè si diffonde con grande velocità tra la popolazione italiana: secondo i dati dell'ultima indagine Iss costituisce ormai il 44% dei positivi. La variante «Omicron 2 o meglio Ba2 ha un livello di contagiosità molto simile al morbillo, quindi una persona non vaccinata ne può infettare 18» afferma Pistello.

Guardando la crescita di contagi c'è chi non ha dubbi: «Il fenomeno che stiamo osservando in questo momento è sicuramente l'innesco di una nuova ondata» dice l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all'università del Salento. 

Le cause della nuova ondata

Per Pistello, l'accellerazione nei contagi potrebbe dipendere da vari motivi: in primo luogo si evidenziano livelli alti di carica virale «vuol dire che il virus sta replicando molto e questo è dovuto sia alla sua costruzione sia al fatto che si posiziona nelle vie aree  superiori che gli permettono di essere particolarmente aggressivo». In più, in questo momento c'è un calo di attenzione e assistiamo anche a una quota di soggetti con una maggiore suscettibilità.

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Il futuro è incerto, ma la bella stagione potrebbe aiutarci

Al momento secondo Pistello non ci dovrebbero essere rischi per il sistema sanitario, in quanto «Per ora non vediamo una maggiore gravità delle infezioni con Omicron 2». Tuttavia, sottolinea, questi dati fanno riferimento a popolazioni vaccinate: «Se tra qualche mese dovesse scendere la protezione della terza dose, potrebbe essere un problema». 

Incerto sul futuro è anche Lopalco: «Sull'ampiezza che avrà questa nuova ondata è molto difficile fare previsioni - sottolinea - perché anche guardando agli altri Paesi europei vediamo che ce ne sono stati alcuni in cui questa seconda ondata di Omicron è stata molto ampia, paragonabile a quella di gennaio, e ce ne sono stati altri in cui invece questo nuovo picco a un certo punto si è fermato. Dobbiamo capire come il virus si
comporterà da noi». Il medico si dice ottimista, anche perchè sta per arrivare la bella stagione, con un rialzo delle temperature e maggiori occasioni di vita all'aperto. Elementi che «potrebbero anche accelerare il passaggio di quest'altra ondata». 

Fiduciosa è anche Maria Rita Gismondo direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano che invita a «non cedere al panico» sottolineando che la nuova impennata di contagi è ormai attribuibile a un virus «molto attenuato» rispetto al ceppo originario di Whuan. Un virus che causerà certo un aumento di ricoveri - soprattutto per i fragili - ma «sarà quasi esclusivamente in area medica e non impattante per l'organizzazione sanitaria». 

 

Green Pass via dal primo maggio, Pregliasco «Possibile marcia indietro»

Anche altri virologi insistono sulla contagiosità della nuova variante. Andrea Cristanti sottolinea che «Omicron 2 è contagiosissima» facendo riferimento anche al picco di contagi in Cina nonostante le politiche di "zero Covid". E torna a richiamare sull'importanza dei vaccini: «Se una persona non è vaccinata o è fragile, Omicron 2 dà malattia severa. Ecco perché è cruciale proteggere i fragili, perché oggi le vittime del virus sono in particolare loro». 

Fabrizio Pregliasco, direttore dell'IRCSS Galeazzi di Milano ospite della trasmissione "Un Giorno da Pecora invece avverte di una possibile nuova ondata a giugno e chiede prudenza nelle riaperture. In particolare sull'addio al green pass previsto dal primo maggio afferma che: «Lasciamo lo step della loro eliminazione dal primo maggio ma comunichiamo che c'è la possibilità di tornare indietro se il numero dei ricoverati e delle terapie intensive si alza come in passato». 

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