Il Movimento Consumatori si associa al grido di allarme dei professionisti della salute e dei cittadini “Salviamo il nostro servizio sanitario nazionale”, non ascoltato dalle istituzioni.
«Universalismo? Uguaglianza? Solidarietà? In verità - riferisce l’avvocato Laila Perciballi, consulente alla sanità di Movimento Consumatori e impegnata nella promozione dei valori delle professioni sanitarie - dal rapporto della Fondazione Gimbe si ha la conferma della disastrosa situazione in cui versa la sanità pubblica tra liste d’attesa infinite, carenza di personale, divario territoriale sempre più profondo, inesorabile avanzata del settore privato, innovazioni inaccessibili e rinuncia alle cure degli anziani e delle famiglie più disagiate».
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Aumentano, inoltre, i bisogni di salute dato che, oltre al problema degli anziani e dei fragili, sono migliaia gli “hikikomori”, gli adolescenti definiti “ritirati sociali” che passano le loro giornate chiusi nelle loro stanze. «Purtroppo stiamo assistendo ad una vera e propria cancellazione del diritto costituzionale alla salute che riguarda anche la sfera psicologica e sociale – sottolinea Alessandro Mostaccio, segretario generale del Movimento Consumatori - Un intervento annunciato dal ministro della Salute Schillaci è la depenalizzazione degli errori medici dovuti a colpa per restituire alla categoria quella necessaria serenità lavorativa da cui, ovviamente, deve scaturire l’altrettanto necessaria sicurezza delle cure.
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