Crisanti: «Coppia turisti cinesi è il paziente zero di Vo' Euganeo»

Crisanti: «Coppia turisti cinesi è il paziente zero di Vo' Euganeo»
Crisanti: «Coppia turisti cinesi è il paziente zero di Vo' Euganeo»
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Venerdì 23 Aprile 2021, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 16:44

Lo stesso ceppo virale di Covid, tanto che Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova, sostiene che «la coppia di turisti cinesi è il paziente zero di Vo' Euganeo». Il ceppo virale circolante a Vo' Euganeo (Padova) a inizio pandemia è identico a quello di due turisti cinesi: lo ha scoperto l'università di Padova guidata da Andrea Crisanti. Proprio a Vo' risiedeva Adriano Trevisan, il 77enne prima vittima italiana della pandemia.

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La ricerca

I ricercatori, come riporta il Corriere del Veneto, sono certi che si tratta dei due turisti cinesi, un 66enne e la moglie 65enne provenienti da Wuhan, che a gennaio dello scorso anno sbarcarono all'aeroporto di Malpensa con una comitiva di connazionali per una vacanza in Italia. Tra le prime tappe del loro viaggio vi fu proprio il Veneto e qui entrarono in contatto con la persona, secondo i ricercatori, che poi ha contagiato decine di abitanti del paese euganeo.

La scoperta è stata comunicata dallo stesso Crisanti al sindaco di Vo' Giuliano Martini. Analizzando ii campioni del sangue della coppia cinese e confrontandoli con quelli degli abitanti di Vo', si è stabilita una stretta correlazione. Per questo il sindaco ha voluto lanciare un appello, rivolto in particolare ai residenti che si ammalarono per primi, tra febbraio e maggio 2020. «A queste persone - dice Martini - chiediamo di provare a ricordare se hanno avuto contatti con le città di Venezia, Verona o Parma nei giorni dal 23 al 27 gennaio 2020.

Qualsiasi contatto può essere importante, anche indiretto».

La catena di trasmissione del virus

Ora, per Crisanti, «ci manca davvero poco »per ricostruire l'intera catena di trasmissione. Dai nostri studi l'inizio dei contagi a Vo' risalirebbe alla prima settimana di febbraio - spiega - quindi diversi giorni dopo la scoperta della positività dei due cinesi«. Vi è dunque un anello mancante: qualcuno, direttamente collegato al paese padovano, che si sarebbe infettato senza rendersene conto a causa della coppia. Ed è a lui che con l'appello del sindaco si cerca di arrivare.

 

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