I vaccini funzionano perché il numero dei morti è crollato, si registra però un lieve aumento dei contagi. Ecco perché è importante la somministrazione di una terza dose di vaccino, ragionano gli esperti dell'Iss che hanno divulgato un nuovo report. Vediamo i dati.
🦠#COVID19, ONLINE IL NUOVO REPORT SULLE #RSA
📉crollata mortalità per l'infezione grazie ai #vaccini
🟡 lieve aumento dei casi nei mesi estivi
💉prevalenza dei vaccinati al 93%
🔎Leggi 👇https://t.co/UuGqLuQX42#Covid19Italia pic.twitter.com/6L4xrzDUwt— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) September 30, 2021
Nelle Rsa la mortalità settimanale per l'infezione da Sars-CoV-2 «è diminuita nettamente dall'inizio della campagna di vaccinazione ed è rimasta inferiore allo 0,01% anche nelle ultime settimane». È quanto emerge dal terzo aggiornamento del report di sorveglianza sulle strutture realizzato dall'Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con il ministero della Salute, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e l'Ars Toscana. Il rapporto, tuttavia, segnala «da luglio un nuovo aumento nel numero di casi».
«I dati - afferma Graziano Onder, direttore del dipartimento di Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell' Iss - mostrano un lieve nuovo aumento dei focolai nei mesi estivi, in linea con quanto è avvenuto anche nella popolazione generale. Questo dato sottolinea la necessità di rinforzare l'immunità dei residenti tramite una dose booster o addizionale» di vaccino. È comunque «importante segnalare che, a fronte di un aumento dei nuovi casi e dei focolai durante il periodo estivo, il numero di decessi per Covid-19 avvenuto nelle strutture rimane molto basso - rimarca - e inferiore allo 0,01% per settimana, anche per l'effetto protettivo della vaccinazione anti Sars-CoV-2 nei confronti delle forme più gravi di Covid-19, come dimostra il confronto con la mortalità generale».