Covid, sintomi più gravi a causa dello smog: le prove in uno studio spagnolo

«Il nostro studio fornisce la più forte evidenza di sempre dell'associazione tra inquinamento atmosferico e Covid» spiega l'autore del lavoro Manolis Kogevinas

Covid, sintomi più gravi favoriti dallo smog: le prove in uno studio spagnolo
Covid, sintomi più gravi favoriti dallo smog: le prove in uno studio spagnolo
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Mercoledì 17 Novembre 2021, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 16:05

Sintomi più gravi, come tosse, polmonite, fino al ricovero a causa del Covid. Lo smog sarebbe una concausa del peggioramento delle condidizioni dei positivi. L'inquinamento non favorirebbe il trasmissibilità del virus ma inciderebbe sull'aggravarsi della malattia.

Le prove sono emerse da uno studio condotto dal Barcelona Institute of Global Health (ISGlobal) e pubblicato sulla rivista Environment Health Perspectives. Fino ad oggi nesuno studio era andato a valutare in che modo lo smog favorisca la malattia, ovvero il suo aggravarsi.

I dettagli dello studio

Gli esperti hanno considerato 9.605 persone tra cui 481 casi confermati di Covid (5%).

Per 4.000 dei partecipanti gli esperti hanno eseguito prelievi di sangue alla ricerca di anticorpi specifici contro il virus. È emerso che a una maggiore esposizione a ossido di azoto e polveri sottili (particolato fine PM2.5) corrispondono maggiori concentrazioni di anticorpi (un indicatore di elevata carica virale e di sintomi più forti dell'infezione).

In tutti i casi è stata trovata un'associazione tra alti livelli di inquinanti e malattia (presenza di sintomi), in particolare per i casi più gravi che finiscono in ospedale e terapia intensiva. L'associazione con il particolato fine e malattia è risultata particolarmente forte per i maschi over-60 e per coloro che vivono in aree disagiate dal punto di vista socioeconomico.

La dichiarazione degli autori della ricerca

«Il nostro studio fornisce la più forte evidenza a livello globale dell'associazione tra inquinamento atmosferico e Covid» spiega l'autore del lavoro Manolis Kogevinas. «Questi risultati sono in linea con l'associazione tra inquinamento dell'aria e ospedalizzazione descritta per altre malattie infettive come influenza o polmonite», prosegue.

«Lo smog potrebbe quindi anche contribuire a favorire lo sviluppo di condizioni croniche cardiovascolari e respiratorie, che a loro volta aumenterebbero il rischio di Covid in forma grave», conclude l'esperto.

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