Covid, la variante Orthrus arriva in Italia: cosa sappiamo, sintomi e come riconoscerla

Ora è presente adesso in 13 Paesi europei

Covid, la variante Orthrus arriva in Italia: sintomi e come risconoscerla
Covid, la variante Orthrus arriva in Italia: sintomi e come risconoscerla
3 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Gennaio 2023, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 14:36

Silenziosa, la nuova sottovariante CH.1.1 nota anche come Orthrus, è arrivata anche in Italia. Nel mondo le prime segnalazioni risalgono al settembre 2022 e da allora la Gran Bretagna è diventato il Paese in cui la CH.1.1 è più diffusa, con il 25% dei casi di Covid-19; seguono Nuova Zelanda (15%), Stati Uniti (11%), Australia (10% e Danimarca (9%). Con l'arrivo in Italia, rilevato dall'indagine rapida dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del ministero della Salute, relativa alla situazione del 10 gennaio, la CH.1.1 è presente adesso in 13 Paesi europei.

«Hanno il Covid, non comprate da loro». Tre a giudizio per il vocale su whatsapp

Covid, come si trasmette la variante Orthrus

Al momento non ci sono dati sufficienti per capire quanto questa nuova sottovariante si trasmetta facilmente, né se sia in grado di sfuggire ai vaccini né quali sintomi provochi.

Le sue caratteristiche «sono oggetto di investigazione», si legge nel documento di Iss e ministero della Salute. «Al momento BQ.1.1, XBB e CH.1.1 sembrano essere le varianti in più rapida crescita a livello globale e si prevede che nei prossimi mesi provocheranno un certo livello di ondate di infezioni, insieme o individualmente», scriveva già all'inizio di dicembre l'infettivologo Thomas Peacock, dell'Imperial College di Londra. La CH.1.1 è comunque allo studio e il Centro europeo per la diagnosi e la prevenzione delle malattie (Ecdc) la indica fra le sottovarianti sotto controllo insieme ad altre quattro discendenti di Omicron chiamate BA.2.3.20, BF.7, XBC e BN.1).

Tutte le sottovarianti

Nella lista delle sorvegliate speciali, occupano invece i primi posti le varianti che destano preoccupazione, le cosiddette Voc (Variants of Concern): sono delle vecchia conoscenze, come BA.4, BA.2 (la cosiddetta Omicron 2) e BA.5 (Omicron 5). Le ultime due sono le capostipiti di altre sottovarianti che vengono seguite con attenzione, le cosiddette Variants of Interest (Voi), come BA.2.75 (Centaurus), BQ.1, XBB (Gryphon), e XBB.1.5 (Kraken), anche queste ormai tutte molto note.

I sintomi

È solo il particolare di un ritratto di famiglia che comprende centinaia di membri, molti dei quali hanno dato origine a nuovi lignaggi, come è accaduto quando dalla Omicron 2 hanno avuto origine Centaurus e BJ.1 (Argus), che combinandosi fra loro hanno dato origine a Kraken. Non c'è perciò da stupirsi se Omicron domina incontrastata in Italia, dove l'indagine di Iss e ministero della Salute stima una prevalenza di questa variante pari al 100%, con la sottovariante BA.5 che fa la parte del leone, con l'86,3% dei casi (in leggero calo dal 90,6% rilevato il 13 dicembre) e ben 89 sottolignaggi. Sono diffuse anche BQ.1 (65%) e BQ.1.1 (36%). Le sequenze genetiche considerate nell'indagine indicano inoltre che sono 12 i casi di Covid-19 provocati dalla sottovariante XBB.1.5 (Kraken) e stanno aumentando le sequenze della sottovariante CH.1.1 (Orthrus), con il 2,6% in più rispetto alla crescita dell'1% rilevata il 13 dicembre. «Stime preliminari condotte nel Regno Unito, hanno evidenziato un vantaggio di crescita di CH.1.1 rispetto al sotto-lignaggio attualmente predominante BQ.1.18», si legge nel documento di Iss e ministero della Salute . «Nell'attuale scenario - prosegue - è necessario continuare a monitorare con grande attenzione, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali e con le indicazioni ministeriali, la diffusione delle varianti virali, e in particolare di quelle a maggiore trasmissibilità e/o con mutazioni correlate a potenziale evasione della risposta immunitaria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA