Covid, un contagiato su 5 è under 18, sale il tasso di positività: pesano vacanze e no mask. In Spagna la chiamano variante Fiesta

Covid, un contagiato su 5 è under 18, sale il tasso di positività: pesano vacanze e no mask. In Spagna la chiamano variante Fiesta
di Mauro Evangelisti
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Domenica 4 Luglio 2021, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 08:57

Tra i nuovi positivi al Covid, nell’ultimo mese, 1 su 5 ha meno di 18 anni, anzi la percentuale è perfino più alta, siamo al 21 per cento. Per fortuna, tra gli over 70 quella quota si assottiglia sempre più, ora è al 7,6 per cento, effetto delle vaccinazioni che giustamente hanno inizialmente protetto i più anziani e, dunque, le fasce di età con un tasso di letalità, in caso di contagio, più elevato. Nel frattempo l’andamento generale dell’epidemia denota una frenata della discesa del numero dei casi: ieri sono stati 808, 26 in più della domenica precedente, numeri ancora molto bassi, ma il fatto che siano in crescita non è rassicurante, tanto più che il tasso di positività dei tamponi eseguiti è allo 0,57 per cento, mentre il giorno prima era a 0,4.

Covid, i nuovi positivi: 1 su 5 ha meno di 18 anni

In Spagna l’hanno già battezzata «variante Fiesta» perché il contagio sta esplodendo tra i più giovani. Anche in Italia appare evidente che l’arrivo dell’estate, delle vacanze e del ritorno alla libertà ha provocato un abbassamento dell’età incredibilmente simile, in termini temporali, a quello del 2020. Estate 2021: la curva dell’età mediana dei contagiati va abbassandosi, a marzo era poco sotto i 50 anni, a maggio sopra i 40, oggi è scesa a 36.

Estate 2020: si partì dall’età mediana dei contagiati a marzo a 60 anni (ma allora non c’erano ancora i vaccini e inoltre si facevano i test solo a coloro che sviluppavano i sintomi), a maggio scese a poco sopra i 40 anni, a luglio arrivò attorno ai 36-37 anni, proprio come oggi.

Quell’estate in agosto, a causa dei focolai nei luoghi di vacanza, crollò a 28 anni, e in teoria l’andamento potrebbe essere identico anche nelle prossime settimane. I segnali che rimbalzano dalla Spagna, Paese non così differente dall’Italia, sono una poderosa sirena di allarme: in quasi tutte le regioni i contagi sono ripartiti tra i giovani (per fortuna non i ricoveri). Effetto della variante Delta, molto più trasmissibile, ma anche del ritorno alla vita notturna senza protezioni. È utile sempre ricordare che decine di migliaia di italiani (giovani e meno giovani) in queste ore stanno raggiungendo mete turistiche e di movida che condivideranno con gli spagnoli e, in alcuni casi, anche con i britannici, dove la variante Delta è ormai dilagante. A rendere il terreno ancora più scivoloso, è la difficile convivenza con la “giusta misura”: in Italia non è più obbligatoria la mascherina all’aperto, ma questo passo in avanti è stato interpretato in modo fin troppo esteso e la maggioranza sta rinunciando alla protezione anche nei luoghi affollati outdoor (dove resta obbligatoria) e perfino nei locali pubblici al chiuso (dove il contagio galoppa).

Osserva il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di Malattie Infettive e Tropicali e primario al Policlinico Tor Vergata di Roma: «Questo aumento dei casi tra i più giovani è, se vogliamo, una storia già vista. Ma è importante fare attenzione proprio in questi mesi estivi, per evitare un eccesso di casi in autunno. Sarebbe sbagliato lasciarsi andare proprio ora, visto che siamo sempre più vicini a un solido miglioramento della situazione. Per questo, è importante continuare a usare le mascherine nei luoghi affollati all’aperto e in quelli pubblici al chiuso».

Anche se si è vaccinati? «Nessun vaccino potrà mai proteggere al cento per cento - ricorda il professor Andreoni - Inoltre, una parte degli immunizzati può infettarsi e grazie al vaccino non avere alcuna conseguenze cliniche, però può comunque trasmettere il virus. Ricordiamoci sempre che in Italia ci sono 2,5 milioni di over 60 che non sono ancora protetti dalla vaccinazione e, dunque, in autunno rischiano di essere contagiati dai più giovani che oggi sono in vacanza. Non solo: tra i fragili, di tutte le età, c’è chi non può vaccinarsi, anche loro vanno protetti. Per questo, è importante mantenere un buon livello di precauzione, anche da vaccinati».


RITORNO
I ragazzi ormai si stanno muovendo: fine settimana sul litorale romano, viaggi in Puglia o in Romagna, ma anche nelle Cicladi, in Croazia, alle Baleari, a Malta. In Spagna il contagio ha avuto un’impennata tra i giovani non solo per il “maxi brote” (focolaio) di Maiorca, ma anche per la vita notturna sfrenata in tutta la Penisola e, come detto, il quotidiano El Pais ha coniato la definizione «variante fiesta». Cosa succederà in Italia? «Ai giovani connazionali ripeto il consiglio che anche altri hanno già dato: prima di partire, è meglio vaccinarsi, inutile prendersi dei rischi».
 

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