«Virus a Wuhan già a settembre 2019, 40 pazienti erano infetti». La (nuova) rivelazione nelle cartelle cliniche segrete

«Il virus a Wuhan già a settembre 2019, 40 pazienti erano infetti». La rivelazione nelle cartelle cliniche segrete
«Il virus a Wuhan già a settembre 2019, 40 pazienti erano infetti». La rivelazione nelle cartelle cliniche segrete
di Michele Galvani
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Domenica 10 Gennaio 2021, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 14:30

«Il coronavirus era a Wuhan già a settembre 2019, 40 pazienti avevano i sintomi Covid e 8 persone sono morte». La (nuova) rivelazione arriva da alcuni file ospedalieri trapelati da Epoch Times, un quotidiano cinese con sede in America, legato alla setta religiosa perseguitata del Falun Gong in Cina. Le cartelle cliniche della città rivelano appunto che pazienti con una nuova e misteriosa forma di polmonite sono stati curati in otto ospedali tra la fine di settembre e l'inizio di dicembre 2019. I registri mostrano che 40 pazienti sono stati trattati con questa malattia (sconosciuta), che presentava sintomi praticamente simili a quelli del Covid-19. Di questi pazienti - stando al report - almeno otto sono morti in ospedale. Una storia che potrebbe sconfessare la prima verità fatta trapelare dal governo cinese.

Se, come ritengono alcuni esperti, questi fossero i primi casi di coronavirus, tutto ciò sarebbe in contraddizione con il resoconto ufficiale del governo cinese su quando è effettivamente iniziata la malattia.

Pechino ha sempre detto infatti che un «gruppo di casi di polmonite di causa sconosciuta» è apparso per la prima volta il 31 dicembre 2019 a Wuhan. Il 9 gennaio 2020 il governo cinese ha ufficializzato il focolaio di coronavirus all'Organizzazione mondiale della sanità.

Ma i registri ospedalieri mostrano che l'epidemia potrebbe essere iniziata già il 25 settembre 2019. Se le autorità cinesi avessero risposto rapidamente, affermano i critici, «la pandemia globale che finora ha ucciso quasi 2 milioni di persone sarebbe stata prevenuta». Le registrazioni sono state ottenute da Epoch Times e mostrano che il primo paziente ad essere curato per la nuova polmonite presso il Wuhan Puren Riverside Hospital si chiamava Xiao Xgui, una delle dieci persone assistite lì fino all'inizio di dicembre 2019.

Un altro ospedale generale, Wuhan Yaxin, ha curato dieci pazienti con una polmonite simile, principalmente nell'ottobre 2019. Il Wuhan Sixth Hospital, una delle principali strutture mediche della città, ha registrato cinque morti per la nuova polmonite, tre delle quali morirono a novembre e all'inizio di dicembre. Un paziente, Xu Xgan, si è ammalato il 1° ottobre ed è morto il 3 novembre, secondo i registri. È stato curato per la prima volta al Wuhan Central Hospital, dove gli è stato somministrato un trattamento anti-infezione.

Anche l'ospedale di medicina tradizionale di Wuhan, nel distretto di Hankou, ha riportato tre decessi di pazienti per una polmonite simile (inspiegabile allora) nell'ottobre e novembre 2019. Anche l'ottavo ospedale della città ha registrato casi nello stesso periodo.

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Gli esperti che hanno studiato i file hanno affermato che sembrano «essere autentici». Gilles Demaneuf, un data scientist francese che lavora con un gruppo che studia le origini del Covid-19, ha detto che «i risultati di Epoch Times sono credibili». Anche il rispettato South China Morning Post, con sede a Hong Kong, ha pubblicato un'indagine simile l'anno scorso, affermando di aver ottenuto cartelle cliniche che mostravano che i pazienti si stavano ammalando di virus già nel novembre 2019. Il giornale ha scritto che nove casi - quattro uomini e cinque donne di età compresa tra 39 e 79 anni - si sono ammalati di una malattia simile al Covid-19 a Wuhan e dintorni.

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