Gli anticorpi monoclonali contro il Covid-19. In Italia si va verso l'autorizzazione a questo tipo di terapia. La conferma ufficiale potrebbe arrivare oggi dopo le pressioni esercitate parallelamente dalla politica e dalla scienza. Il direttore generale dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, ieri sera ha confermato che «i nuovi studi presentano diverse novità in base alle quali verrà valutato l'utilizzo dei monoclonali nell'ambito del Servizio sanitario nazionale». Di fatto questo tipo di farmaco viene già utilizzato negli Usa ed anche Canada e Germania ne hanno acquistato diversi lotti.
Sono in tutto una quindicina i gruppi di ricerca che, in tutto il mondo, lavorano allo sviluppo di anticorpi monoclonali.
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I monoclonali: Regen Cov e Bamlanivimab
Regen Cov è prodotto dal colosso americano Regeneron, ha ottenuto la concessione per l'uso in emergenza dall’ente americano per il controllo sui farmaci, la Food and Drug AdministrationRegen-Cov. Questo cocktail di anticorpi monoclonali venne usato anche per Donald Trump. I dati, stando a quanto recentemente reso noto dall'azienda, indicano che Regen Cov sarebbe in grado anche di ridurre il 50% il rischio di contrare l’infezione. Per questo, secndogli studiosi, potrebbe essere impiegato come vaccino passivo, poiché Regen Cov sarebbe capace di ridurre la possibilità di contagiarsi. Inoltre il farmaco diminuisce la carica virale dei soggetti già infetti.
Bamlanivimab è prodotto da Eli Lilly and Company, è l'anticorpo monoclonale autorizzato per il trattamento di pazienti ad alto rischio, con Covid-19 da lieve a moderato, negli Stati Uniti. Gli studi mostrano un'efficacia del 72% nel ridurre il rischio di ospedalizzazione per i pazienti con sintomatologia moderata. Uno studio condotto insieme ai National Institutes of Health (NIH) negli Usa suggerisce che il farmaco potrebbe prevenire circa l'80 per cento dei casi Covid-19 tra i residenti e il personale delle case di cura, riducendo i rischi di infezione tra il personale e gli anziani.
Cosa sono i monoclonali
Gli anticorpi sono una componente fondamentale della risposta immunitaria all'invasione di un agente estraneo, come un virus, un batterio, una tossina. Gli anticorpi sono proteine che vengono prodotte per legarsi al “nemico” e neutralizzarlo. Gli anticorpi monoclonali sono forme semi-sintetiche prodotte in laboratorio dei veri anticorpi neutralizzanti. Non è un caso che i principali anticorpi monoclonali contro il coronavirus, come il bamlanivimab siano derivati dal plasma di pazienti convalescenti o guariti dall'infezione da coronavirus. A differenza di un vaccino questi anticorpi offrono un'immunità immediata, anche se di durata limitata, che è in grado di scongiurare gli esiti più infausti nella maggior parte dei pazienti contagiati, ma non in tutti.