Dieta mediterranea, studio pugliese rivela: «Allunga la vita di 9 anni»

Studio pugliese rivela: dieta mediterranea allunga la vita di 9 anni
Studio pugliese rivela: dieta mediterranea allunga la vita di 9 anni
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Mercoledì 2 Dicembre 2020, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 00:08

Buone notizie per gli amanti dei carboidrati. E per i pasta lovers finalmente una rivincita nei confronti delle campagne anti-carboidrato: «la dieta mediterranea allunga la vita di 9 anni». 

È il risultato di uno studio dell'Irccs 'Saverio de Bellis' di Castellana Grotte (Bari) avviato 35 anni fa su 5000 pugliesi. La ricerca, pubblicata su 'International Journal of Epidemiology', «per la prima volta - informa una nota dell'ospedale - quantifica scientificamente l'aspettativa di vita legata al noto regime alimentare, grazie a un lungo studio su due gruppi di popolazione di Castellana Grotte e Putignano», città nel Barese.

✴️La dieta mediterranea allunga la vita di 9 anni: la scoperta dell’Irccs de Bellis dopo uno studio su 5000 pugliesi...

Posted by IRCCS "Saverio de Bellis" on Wednesday, 2 December 2020

Finora gran parte della ricerca sul tema si è concentrata sullo studio della maggiore o minore probabilità del verificarsi di alcuni eventi avversi per la salute, dalla mortalità generica alle malattie cardiovascolari, dalla probabilità di ammalarsi di tumori alle malattie neurodegenerative. Partendo da queste evidenze scientifiche, il gruppo di ricerca del De Bellis - capogruppo Alberto Ruben Osella, primo autore Angelo Campanella - si è posto però un'altra domanda: accertato ormai che la dieta mediterranea ha effetti positivi sulla salute, di quanto allunga la vita?

«Il nostro lavoro - spiega il direttore scientifico dell'Irccs, Gianluigi Giannelli - ha coinvolto ben 5.152 partecipanti a due studi di popolazione condotti dal laboratorio di epidemiologia e biostatistica, formati da partecipanti di Castellana Grotte coinvolti nel 1985, e poi di Putignano a partire dal 2005.

I dati sullo stato di salute e sulle abitudini alimentari sono stati raccolti dal 2005 a oggi».

«Con la compilazione di un questionario di alimentazione - prosegue - è stato chiesto a tutti di rispondere a domande sulle frequenze di assunzione di ben 233 alimenti nell'ultimo anno, anche stimando le dimensioni delle loro porzioni in base a fotografie. Da questi dati è stato poi calcolato un punteggio per valutare l'aderenza di ogni partecipante alle caratteristiche della dieta mediterranea, studiando poi il punteggio in relazione allo stato di salute. Attraverso un'analisi di sopravvivenza abbiamo osservato come i soggetti che non seguivano la dieta mediterranea o che la seguivano parzialmente vivevano rispettivamente circa 9 e 5 anni in meno rispetto al gruppo dei più aderenti che hanno fatto di questo modello alimentare un vero e proprio stile di vita».

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