Dora Lagreca morta a 30 anni, una lite
con il fidanzato prima del salto nel vuoto

Dora Lagreca morta a 30 anni, una lite con il fidanzato prima del salto nel vuoto
di Pasquale Sorrentino
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Lunedì 11 Ottobre 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 08:56

Una lite tra i due fidanzati prima del volo dal quarto piano di Dora Lagreca, la giovane donna campana morta nella notte tra venerdì e sabato a Potenza. La lite sarebbe stata raccontata - secondo diverse indiscrezioni non confermate ufficialmente dai carabinieri - dal fidanzato di Dora, sentito per diverse ore, nella giornata di sabato, dai carabinieri di Potenza per ricostruire la tragedia nella quale è morta la trentenne originaria di Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno. Al termine della lite, intorno alle due e trenta della notte tra venerdì e sabato, la donna - secondo quanto raccontato dal suo compagno - avrebbe minacciato di gettarsi dal balcone dell'appartamento del giovane, in via Di Giura, all'interno del parco Aurora e il giovane, pur tentando di fermarla, non vi sarebbe riuscito e avrebbe visto cadere la sua compagna. Un impatto non fatale, in quanto la donna è stata poi trasportata ancora in vita all'ospedale San Carlo di Potenza dove però è deceduta dopo circa due ore di agonia. A chiamare i soccorsi è stato lo stesso fidanzato, originario della provincia di Potenza, che è corso - a piedi nudi - in giardino per prestare i primi soccorsi. Qualcuno avrebbe anche sentito alcune urla, anche se i residenti si sono svegliati soprattutto in seguito all'arrivo del personale 118 e dei carabinieri. Il giovane fidanzato - tra i due c'è una frequentazione di diversi mesi - non risulta essere indagato. Le forze dell'ordine indagano su ogni pista, sia il suicidio, sia l'incidente domestico e fino a ieri hanno ribadito che, stando agli esami effettuati fino a quel momento, non risultano altre persone coinvolte nel decesso della giovane. 

La pista dell'omicidio resta quindi ai margini.

Gli inquirenti hanno anche ricostruito - e stanno continuando a farlo - la serata che ha preceduto il dramma. Per questo motivo hanno sentito diverse persone e sottoposto a esame alcuni dispositivi tecnologici in possesso alla trentenne. Sono state visionate anche le storie Instagram di Dora e del fidanzato che raccontano - anche solo per pochi istanti - cosa hanno fatto durante la serata a Potenza. La serata è trascorsa in alcuni locali e tra atteggiamenti molto intimi tra i due. Due persone innamorate e felici, insomma.

La coppia ha frequentato alcuni locali e ballato. Ricostruito quanto avvenuto nelle ore precedenti al dramma, il compito dei carabinieri è quello di evidenziare cosa sia avvenuto nell'appartamento del giovane lucano tra l'orario di rientro, dopo mezzanotte, e il momento in cui la ragazza è precipitata da circa dodici metri. Lo chiedono a gran voce anche i familiari della trentenne, ex modella ed estetista, che solo pochi mesi fa aveva ottenuto un contratto per lavorare in una scuola di Tito, in provincia di Potenza.

«Vogliamo la verità su quello che è successo l'altra sera a Potenza - a dirlo è l'avvocato della famiglia, Renivaldo Lagreca - Per questo motivo abbiamo massima fiducia nella giustizia, nella Procura e nelle forze dell'ordine. Ma una cosa vogliamo dirla - ha riferito il legale del Foro di Lagonegro dopo aver sentiti i genitori e la sorella di Dora - Escludiamo in ogni modo che si sia trattato di un suicidio. Conoscevamo - l'avvocato lo ha riferito sia come legale, sia come persona amica della trentenne - troppo bene Dora, il suo carattere solare e la sua voglia di vivere per ipotizzare un gesto estremo. Lo escludiamo in modo categorico».

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La donna non viveva con il compagno e aveva un altro appartamento nei pressi della scuola dove lavorava. Fondamentale per confermare o confutare le tesi degli inquirenti sarà l'autopsia sul corpo della giovane donna. L'esame autoptico verrà effettuato tra oggi e domani nello stesso ospedale dove è sotto sequestro la salma di Dora, il San Carlo di Potenza. Nel paese della giovane resta lo sgomento per un «fiore delicato, profumato, bello, un fiore di valore, pieno di affetto, simpatia e voglia di vivere, un fiore pregiato, educato, libero, questo fiore era la nostra giovane Dora», ha scritto il sindaco Giuseppe Rinaldi.

Il giorno dei funerali sarà disposto il lutto cittadino. Pochi giorni fa Dora aveva condiviso l'ultimo post su Facebook, era il testo di una associazione contro la violenza sulle donne e in un passaggio si leggeva: «La maggior parte delle violenze non sono commesse da un tipo col passamontagna che aspetta dietro l'angolo. Sono attuate da una persona conosciuta». 

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