Da Bari al Sol Levante per disegnare "anime"

Andrea "Yuu" Dentuto e Monkey Punch nel 2016
Andrea "Yuu" Dentuto e Monkey Punch nel 2016
di Leda CESARI
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Domenica 4 Giugno 2023, 11:51

Quando si dice avere "le physique du rôle": nel senso che Andrea "Yuu" Dentuto, baresissimo artista dell'illustrazione nato nella sua città nel 1969, viene regolarmente scambiato per tratti fisici per un abitante della patria dei samurai - luogo con cui ha comunque un rapporto speciale - pur non avendo una sola goccia di sangue nipponico. E d'altronde non sarà forse un caso se i baresi appartengono per definizione alle popolazioni levantine e se il Giappone è detto anche Paese del Sol Levante; se i baresi considerano il pesce crudo una gloria locale e i nipponici sono gli specialisti del sushi; e se Andrea Dentuto, appunto, rappresenta il connazionale più conosciuto in Giappone come disegnatore di anime e manga - fumetti incontrovertibilmente made in Japan - e come unico illustratore italiano di Lupin III. Al punto che un suo breve filmato in animazione appare nell'ultimo film del regista Ivano De Matteo, "Mia", nelle sale cinematografiche di recente. È inoltre autore della sigla finale del pluripremiato cortometraggio "Daisuke Jigen" del regista Agostino Di Cio: una carriera - e una relazione speciale, come già detto - che vengono quindi da lontano.

Andrea comincia infatti giovanissimo a collaborare come illustratore con "Granata Press" - storica casa editrice bolognese tra le prime a tradurre anime e manga - con "Mainichi Shinbun" - uno dei maggiori quotidiani giapponesi - e a scrivere articoli per "Star Comics" e "KappaLab". Ma la fama in Oriente arriva appunto con la realizzazione di fumetti originali di Lupin III per la "Futabasha" - la casa editrice ufficiale del manga in questione - e lavorando come intercalatore di fotogrammi nelle serie tv "Virtua Fighter" e "Animaniacs" all'interno dello studio d'animazione Telecom Animation Film, all'epoca condotto da Yasuo Otsuka.

Inutile dirlo, oltre all'italiano Andrea parla fluentemente il giapponese, avendo vissuto di là per più di dieci anni con la moglie Cristina D'Auria. Anche lei nata a Bari e curatrice di "Momiji", centro culturale che organizza corsi di giapponese con insegnanti madrelingua, in presenza e online, ma pure di disegno manga e di cucina nipponica, collaborando dal 2007 (anno di nascita) con appuntamenti come "Mondo Japan", "Japan Experience", "LevanteCon", "Festival dell'Oriente": uno dei primi eventi realizzati per il grande pubblico è stato "Cosplay Zone", presso il Parco 2 Giugno a Bari. Al momento Andrea, che ha di recente partecipato a Lecce alla serata di Liberrima "Insalate di Matematica e Altre Prelibatezze", condotta da Chef Ojisan - al secolo Carlo Mele, esperto torinese con radici salentine di cucina anime e manga - lavora come illustratore e grafico per brand nazionali (tipo il Birrificio Birranova), pubblica mensilmente strisce a fumetti sulla rivista "Fumo di China" e illustrazioni su "Nippon Shock Magazine" (per cui, come per la Saldapress, traduce anche manga), riviste a diffusione nazionale.

L'altra sua specialità, però, sono le locandine: è per esempio illustratore ufficiale del Quarantesimo Meeting Internazionale del Club Fiat 500 Italia, previsto per luglio prossimo. Ma non si distrae dalla sua passione principale: insegna infatti tecniche di disegno manga presso due scuole di fumetto di Bari, lavora su due pubblicazioni in prossima uscita, è il character design e illustratore dei personaggi Princigoccia e Rosagoccia, editi da Edizioni di Nanna e Progedit.

E naturalmente, oltre a collaborare con varie case di produzioni di anime, è spesso coinvolto nell'organizzazione di mostre di fumetto: un esempio su tutti, "Le stanze del desiderio" di Milo Manara, Enzo Rizzi, Roberto Recchioni, Jun'ichi Hayama e altri. Un suo quadro è presente nel museo dedicato a Maurice Leblanc, un'altra delle sue passioni oltre a Lupin III; il Comune di Isernia gli ha dedicato una personale a gennaio 2023.

La curiosità si impone: perché il Giappone?

«Beh, ci sono "cresciuto" vedendo i cartoni animati da bambino: fino alla "scoperta" di Lupin III, che mi ha portato a volerci andare per disegnare questo personaggio. Certo, quando ero piccolo lo vedevo come un sogno; mi stupisco anch'io, oggi, del fatto che poco più che ventenne mi decisi a partire per il Giappone e a trasferirmici ed era anche meglio di come me l'aspettassi. Moderno e antico nello stesso tempo, grandi città immerse nel verde, la gentilezza delle persone...».

E una vita stressante...

«Per certi versi sì, c'è molta dedizione al lavoro, spesso anche troppa».

Ma ne è valsa la pena: lì Andrea ha incontrato "l'inventore" di Lupin III, il Maestro Monkey Punch...

«È stato come uno zio, sempre disponibile e premuroso, sia con me che con mia moglie. Ma ho conosciuto anche altri autori di manga e anime: Osamu Dezaki, Tsukasa Tannai, ma primo su tutti Yasuo Otsuka, e poi il musicista delle musiche di Lupin (e non solo), Yuji Ohno».

Perché il Giappone è così, un Paese che realizza sogni: «Soprattutto per chi non smette di sognare mai».
 

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