È primavera e non si sa che partito mettersi

È primavera e non si sa che partito mettersi
di Francesco G.GIOFFREDI
2 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Aprile 2023, 16:28 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 12:25

Ci sono un paio di balene bianche ormai leggendarie, nella politica pugliese. Il riferimento non è tanto (o solo) alla Dc, il grosso cetaceo centrista della Prima Repubblica; quanto (o soprattutto) a Moby Dick, l’imprendibile ossessione dell’omonimo romanzo. La prima balena bianca è “il partito di Michele Emiliano”: da anni evocato, sognato, temuto, brandito come un’arma tra opportunità e minaccia, il partito dei civici di sinistra-centro-destra, il movimento di tutti i pugliesi, con il Pd e contro il Pd, e poi però prontamente accantonato, dimenticato e di nuovo ripescato al bisogno perché non si sa mai, è sempre tempo per un partito e per sparigliare. Al governatore, in fondo, piace così: tenere tutti sulla corda, pronti, allenati e alleati, una carezza al variegato mondo del civismo e un piede però sempre nel Pd, partito nel quale Emiliano c’è senza esserci, dal quale va via restandoci e che critica infilando fedelissimi dove può. Insomma, il “partito del governatore” è uno spauracchio come la strega malefica per i bambini: se non vi comportate bene lì nel Pd, arriva il “partito di Emiliano” e sono guai per tutti. Fin qui ha funzionato.


L’altra balena bianca è “l’intergruppo in Consiglio regionale”, una specie di luogo dell’anima: un coordinamento operativo tra gruppi consiliari di varia estrazione, spesso centristi (ecco la balena diccì), di maggioranza ma critica, di opposizione ma costruttiva.

L’intergruppo, anche quello, è un’idea che ritorna quando può, cioè spesso. Cosa diavolo sia e faccia è tutto da capire, così come non è chiaro se pure l’intergruppo abbia velleità o meno di partito. Di sicuro è un altro sintomo di irrequietezza politica nel luogo - il Consiglio regionale - delle fibrillazioni che alla fine producono solo immobilismo. E però la primavera ( un tempo “pugliese”, altra storia) è così: all’improvviso fa caldo, ma non troppo, e non sai mai che partito metterti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA