L’ultima volta che Matteo ricorda il cortile di scuola così “movimentato” nella sua normalità, era il 2018, iniziava il liceo in un noto classico di Roma. Era la ricreazione, la “matricola” si affacciò e vide capannelli di giovani scherzare, saltare da un gruppo all’altro, «partirono anche dei fumogeni».
Poco più di un anno dopo, altri 4 mesi e poco più, tutto cambiò. Chi iniziava ad assaporare - all’epoca aveva 15 anni - l’adolescenza è stato travolto dal Covid, messi nel cassetto feste, amori, studi approfonditi in presenza ma soprattutto i contatti umani, quei legami che ti restano per sempre. Chi stava sbocciando ha obbedito alle regole, era il 2020. Ora si ritrova in quinto.
Passando per lunghi lockdown e lezioni a distanza, locali e circoli sportivi chiusi, capannelli e muretti vietati, socializzazione ridotta al minimo.