Lazio, prime pillole anti Covid somministrate allo Spallanzani: le pazienti sono due donne

A dare l'annuncio è stato l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato

Lazio, prime pillole anti Covid somministrate allo Spallanzani: le pazienti sono due donne
Lazio, prime pillole anti Covid somministrate allo Spallanzani: le pazienti sono due donne
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Martedì 4 Gennaio 2022, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 15:42

Per la lotta al Covid, nel Lazio, arrivano 1.600 cicli di anticorpi monoclonali per via orale. L'assessore alla Sanità Alessio D'Amato da così la notizia, tramite il bollettino della giornata, delle prime due somministrazioni avvenute con l'antivirale: «Oggi allo Spallanzani è iniziata la somministrazione dell'antivirale per via orale Molnupiravir. Le prime due pazienti sono una donna di 91 anni cardiopatica e diabetica e una donna di 72 anni cardiopatica, immunodepressa. Entrambe hanno sintomi lievi agli esordi», ha reso noto l'Assessore.

«Noi stiamo già predisponendo la rete di approvvigionamento», aveva detto D'Amato a Sky tg 24 prima dell'annuncio, ricordando anche che il farmaco «sarà' gratuito e passato dal sistema sanitario». «Un arrivo importante» quello delle nuove pillole, soprattutto in un un momento in cui i contagi salgono: Oggi nel Lazio su un totale di 112.373 tamponi, si registrano 9.377 nuovi casi positivi (+3.763), con 16 i decessi (+1), 1.282 i ricoverati (+83), 163 le terapie intensive (+5) e +1.505 i guariti.

Mentre i casi a Roma città sono arrivati a quota 3.626. Per l'assessore l'importante è quindi proseguire con la vaccinazione, accelerando con la campagna anche per i bambini tra i 5-11, fascia per cui si doveva «partire prima».

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L'appello dei pediatri

D'Amato oggi ha infatti comunicato di aver ricevuto un appello dai pediatri del Lazio: «Desidero rivolgere un invito alle famiglie per la vaccinazione dei loro figli e prenotare subito senza aspettare, date retta all'appello dei pediatri del Lazio. Il vaccino è l'unico strumento disponibile per arginare questa situazione che sta diventando sempre più impegnativa per i bambini», ha ricordato D'Amato facendo suo l'appello dei pediatri. In merito alla riapertura delle scuole l'assessore ha invece chiesto al governo di valutare con attenzione la scelta che prenderà: «Dobbiamo essere consapevoli che questa riapertura avviene» in un momento «di trend in crescita dell'incidenza che vedrà nelle prossime due settimane un picco. Ecco bisogna avere consapevolezza di questo: si sta tornando a scuola in un momento di crescita della pandemia. Il governo ha tutti gli strumenti tecnici per prendere una decisione saggia e ponderata e noi ci atterremo a quello che verrà deciso». Proprio in vista della riapertura la regione Lazio si sta quindi attrezzando per il potenziamento del contact tracing, per cui ci saranno «27 drive-in dedicati solo agli studenti a partire dal 7 gennaio». Per una regione che continua a puntare sempre più sul convincere i cittadini a vaccinarsi già dalla mattina si sono fatti i conti con una notizia non gradita. Sia da parte dall'assessore che dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, non è stata infatti vista 'buon occhiò l'esenzione ottenuta dal tennista Novak Djokovic: «La deroga agli Australian Open per Djokovic è uno schifo. Un pessimo esempio di privilegio e uno schiaffo in faccia a chi lotta contro il Covid», ha detto Zingaretti che però, nel corso del pomeriggio, ha potuto invece gioire della soddisfazione di vedere il premio Nobel Parisi ripostare sui social l'appello alla vaccinazione per i bimbi condiviso sulla pagina di Salute Lazio.

 

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