Tornare in classe sì, almeno per la metà dei liceali di Roma e il Lazio, senza però preoccuparsi di fare il tampone. A meno che oggi non ci sia un’evidente controtendenza, i giovani da 14 a 18 anni che hanno prenotato un test nei Drive-in della Regione sono pochissimi. I liceali di farsi i tamponi per entrare con la certezza di essere al riparo dal virus non ne vogliano sapere: «Pochissimi i giovani che finora hanno prenotato un test, di fatto si contano sulle dita di una mano - spiega il capo dell’AssoPresidi Mario Rusconi - è questo ci spaventa perché se da una parte è giusta la corsa al vaccino dall’altra dovrebbe esserci la stessa attenzione anche per i test rapidi o molecolari giacché i ragazzi vanno in giro, escono il pomeriggio».
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La preoccupazione
E come dicono da mesi molti virologi «la riapertura della scuola volenti o nolenti comporta un rischio», spiegava giorni fa Massimo Andreoni, primario di Tor Vergata e direttore della Società italiana di malattie infettive.
Continua per tutto il mese di aprile #ScuolaSicura - tampone gratis e senza prescrizione medica per gli studenti delle superiori nella rete dei drive in del Lazio. Basta prenotarsi sul sito ⤵️https://t.co/9WIApTVffP
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) April 5, 2021
I numeri
Il problema però è che a Pasqua e Pasquetta si è pensato ad altro e a meno che oggi non ci sia una corsa ai tamponi domani la metà degli oltre 250 mila studenti iscritti alle superiori varcherà gli ingressi senza sapere se è positivo o meno al virus, considerando che proprio tra i giovani è altissima la percentuale dei positivi asintomatici. L’assessore alla Scuola della Regione Claudio di Berardino ieri ha fatto gli “auguri” ai giovani pronti a tornare in classe, a tutti l’invito di «prestare attenzione» anche se nei fatti i presidi si troveranno a dare il benvenuto a decine di ragazzi che non si sono preoccupati di fare il tampone. «Invitiamo i giovani alla responsabilità - conclude Rusconi - nell’interesse generale di tutti».