Covid Roma, caos tamponi alla Asl Rm 3: risultati anche dopo 15 giorni, avviata indagine interna

Tamponi al drive in di Casal Bernocchi
Tamponi al drive in di Casal Bernocchi
di Alessia Marani
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Lunedì 16 Novembre 2020, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 18:03

Caos tamponi alla Asl Roma 3, il commissario straordinario Giuseppe Quintavalle ordina una indagine interna e riunisce sotto di sè una task-force per cercare di «riallineare» le risposte agli esami per il Covid. Incredibile, ma vero: da settimane il dirigente a capo dell'azienda sanitaria di Roma Sud (Magliana, Marconi, Monteverde, Ostia, Fiumicino) passa ore e ore nel suo ufficio a rispondere personalmente alla pioggia di email di proteste e doglianze degli utenti che dopo più di dieci giorni, in alcuni casi anche due settimane, non riescono ad avere la fatidica risposta: positivi o no. Si scusa e poi passa all'azione: lui stesso si mette a ripercorrere la strada del referto a ritroso, fino a trovarlo, quando possibile. 

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Una situazione decisamente «problematica», a un passo dalla paralisi, e che, dunque, d'ora in poi verrà ora affrontata da una commissione ad hoc. Dopo il caso dei 1500 referti ai tamponi spariti nel nulla a Tivoli, infatti, sono centinaia gli utenti della Rm 3 che dopo essere andati al drive-in di Casal Bernocchi tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre ancora attendono l'esito dell'esame. Come Viola R. che aspetta dal 6 novembre o Roberta che è in attesa dal 5 «e ancora non ho una risposta nonostante due solleciti via email e due telefonici». In molti si chiedono «se sono andati perduti». Non va meglio a Fiumicino dove, per il molecolare, c'è chi aspetta dal 4. Ma il record va sempre a Casal Bernocchi dove Simona I. dal 30 ottobre non ha avuto ancora risposta. «In relazione ai gravi disservizi riscontrati in questi giorni sui referti dei tamponi e agli obiettivi ritardi nelle comunicazioni tra uffici competenti e utenti - si legge in una comunicazione ufficiale della Asl - la direzione generale della Asl Roma 3 si scusa e comunica di aver avviato una azione per un immediato riallineamento dei dati tale da consentire un sollecito ripristino della normalità nei tempi e nei modi di consegna dei documenti in questione». La direzione aziendale aggiunge, inoltre, «di avere costituito una commissione ad hoc - si legge - per gestire questa situazione di emergenza e di aver aperto una procedura di indagine interna per appurare i motivi dei disservizi riservandosi di prendere
i provvedimenti del caso».

«Infine l'ufficio del commissario straordinario della Asl Roma 3 rivolge un invito a chi si trovasse in queste ore in difficoltà e con problemi di comprovata urgenza legati alla refertazione dei tamponi a rivolgersi direttamente all'ufficio medesimo che si farà carico di dare agli utenti adeguato riscontro».

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