Spari a Roma, grave 19enne nuotatore. Caccia a 2 uomini

Spari in strada a Roma, grave 19enne nuotatore veneto. «Doppia delicata operazione»
Spari in strada a Roma, grave 19enne nuotatore veneto. «Doppia delicata operazione»
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Domenica 3 Febbraio 2019, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 07:38

Una serie di colpi di pistola in strada, esplosi in piazza in un quartiere residenziale di Roma, per colpire qualcun altro. Ma nel mirino è finito una giovane promessa del nuoto, Manuel Mateo Bortuzzo, quasi 20 anni, che ora è ricoverato all'ospedale San Camillo dopo due delicati interventi. È lui la vittima dell'ennesima notte di follia nella movida della Capitale, nel quartiere dell'Axa, dove dopo una rissa in un pub a piazza Eschilo due persone a bordo di uno scooter hanno pensato di vendicarsi a suon di proiettili in strada e con gli agenti a un centinaio di metri, ancora impegnati nel sopralluogo all'interno del locale. 

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La polizia è ora sulle tracce di una o più persone che sono state identificate, per risalire agli autori della sparatoria. Una cosa è ormai certa: Manuel era estraneo alla rissa scoppiata un'ora prima del suo ferimento in un locale dove lui non è mai entrato. Il giovane nuotatore di Treviso, triestino di nascita, del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e tesserato all'Aurelia Nuoto, che in questi mesi si stava allenando a Ostia, era diretto in quel locale con degli amici. Ma poi proprio a causa della rissa non era più entrato.

Nel frattempo però, due persone che avevano lasciato il pub dopo la violenta lite, erano tornati sul posto, e dopo essersi armati hanno urlato qualcosa ed esploso i tre colpi a bordo di uno scooter. Alcuni proiettili hanno raggiunto Manuel, che in compagnia di un'amica si era fermato davanti ad un distributore di sigarette. Il giovane, ferito al fianco, è stato portato in ospedale e sottoposto a due interventi chirurgici per bloccare l'emorragia e rimuovere il proiettile che si era fermato su una vertebra. 


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La prognosi rimane riservata e prima delle prossime 48 ore non è possibile capire eventuali danni alla mobilità dell'atleta. In ospedale, al San Camillo, si sono ritrovati tutti i suoi amici, ancora in stato di choc. «È stato terrificante», ha detto la ragazza che la scorsa notte si trovava con Manuel e che è stata ascoltata come testimone dagli investigatori. 
 


Lo stesso presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, appena venuto a conoscenza della vicenda, si è recato al San Camillo per accertarsi di persona delle condizioni del ragazzo, una giovane promessa del nuoto che ogni giorno si allena con campioni come Paltrinieri e Detti. «Roma è al fianco della famiglia di Manuel», ha scritto in un tweet la sindaca Virginia Raggi. La polizia in queste ore sta ascoltando diverse persone e vagliando le immagini delle telecamere in strada. 

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Alcuni dipendenti del pub hanno riferito che qualche mese fa c'era stata un'altra rissa, nella quale sarebbero state coinvolte le stesse persone che ieri hanno danneggiato il locale a suon di calci e pugni durante l'ennesima lite scoppiata. Gli investigatori in queste ore sono sulle tracce di un gruppo di romani residenti a qualche chilometro da piazza Eschilo, che avrebbero già dei precedenti.

Simili scene di violenza si erano verificate, sempre alla periferia di Roma, solo una settimana fa, con l'investimento di due buttafuori fuori dallo storico locale Qube di via di Portonaccio, quando un'auto con a bordo due ragazzi, respinti all'ingresso del locale, piombò a tutta velocità sulle transenne all'entrata della discoteca dove c'era ancora gente in fila. Un buttafuori nel tentativo di bloccare l'auto è stato travolto ed ha riportato contusioni e ferite.​

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