Roma, riapre lo storico mercato di Porta Portese

Roma, riapre lo storico mercato di Porta Portese
di Laura Larcan e Camilla Mozzetti
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Domenica 7 Giugno 2020, 15:32

Gli operatori hanno cominciato ad allestire i banchi ieri notte. Già dalle 3 erano in pieno fermento. Un lavoro certosino, con metro e squadra. Le misure, stavolta, sono fondamentali. I protocolli di sicurezza sono l'unica chance per garantire la riuscita dell'operazione, dribblando il rischio di richiudere. Il mercato storico di Porta Portese, a Roma, il più grande d'Europa e tra i più antichi, riapre oggi. Alle 8 del mattino sono già tutti pronti. Comprese le istituzioni. Riprende vita il mercato delle pulci della domenica, celebrato da film e canzoni, la risposta italiana al Portobello's Road di Londra, ma con più aura storica visto che affonda le radici nell'immediato dopoguerra. 

Una riapertura che viene da lontano, frutto di un progetto auto-prodotto dagli stessi ambulanti, condiviso con il XII Municipio, e costruito metro per metro rispettando le misure di sicurezza anti-Covid. Un'impresa non facile. «Il numero dei banchi resta invariato, ma le dimensioni sono state ridotte in modo da avere un ingombro di tre metri per quattro, per ciascuno stand», precisa l'assessore al Commercio del XII Municipio Fabio Filippo Rossi. Misure standard per tutti, che possono garantire gli spazi per il distanziamento sociale. I numeri sono essenziali qui a Porta Portese, visto che dall'ultimo censimento sono stati conteggiati in tutto 1.091 banchi, per un'area lineare complessiva di oltre due chilometri.

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«La riduzione degli ingombri è una regola che si sono auto-imposti gli operatori, in questo modo si sono garantiti lo stesso spazio di prima e la garanzia di riuscire a riaprire», aggiunge Rossi. Un restyling drastico visto che in tempi pre Covid le dimensioni erano molto più libere e arbitrarie. Le regole sono ferree. Ci saranno steward in tutti i dodici varchi (sette per gli ingressi e le uscite, e cinque presidi fissi per i residenti). Ruolo strategico quello degli steward: «Devono monitorare i flussi, garantendo gli ingressi scaglionati con contapersone elettronici per sapere sempre quante persone ci sono all'interno del mercato - sottolinea l'assessore - La capienza massima è di 3000 persone. Secondo i calcoli degli operatori possono avere un massimo di 3 persone a banco». Riapriranno tutti i banchi? In questa prima fase è stimabile almeno l'80 per cento, secondo i protocolli di sicurezza. «È comunque un segnale positivo di ripresa», aggiunge Rossi. I protocolli vanno rispettati: mascherine e guanti obbligatori, gel igienizzanti, distanziamento e sanificazione delle struttura. Ogni banco è dotato di corsie a senso unico per i clienti. La riapertura dei mercati non è impresa scontata. Il progetto di Porta Portese è stato approvato all'unanimità dall'Osservatorio sul commercio d'accordo anche le sigle sindacali con il coinvolgimento dei comitati dei cittadini.

Ma per un mercato che riapre, ce ne sono decine che restano chiusi. Nella Capitale ce ne sono 73, divisi in settimanali o bisettimanali, per migliaia di posteggi commerciali. Servono ancora giorni perché i progetti, le planimetrie, l'organizzazione degli spazi da concordare anche insieme ai Municipi e alla polizia locale non sono arrivati al dipartimento. «Le misure sono troppo restrittive», spiegano. «La questione è complessa - commenta Fabio Filippo Rossi - non è prevista una ordinanza per la riapertura dei mercati, ma gli operatori sono legittimati ad operare direttamente dal Dpcm.

La Regione Lazio ha di fatto firmato un provvedimento in cui rimanda ai comuni la responsabilità di regolamentare. E a noi spetta il compito di vigilare che tutto segua le misure di sicurezza». Intanto da oggi a Porta Portese, per uscirne da vincitori in un affare, è importante «trattare fino allo stremo».
 

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