Roma, pedofilo arrestato al Pigneto: mandava baci ai bimbi. «Si appostava sempre davanti alla scuola»

Roma, pedofilo arrestato: mandava baci ai bimbi «Si appostava sempre davanti alla scuola»
Roma, pedofilo arrestato: mandava baci ai bimbi «Si appostava sempre davanti alla scuola»
di Adelaide Pierucci
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Sabato 28 Novembre 2020, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 08:11

Lo sguardo fisso sui bambini, il sorrisetto allettante e ogni tanto dei baci tirati qua e là, camuffati sotto l’aria di una smorfia. Un guardone, giovedì pomeriggio, si è appostato fuori da un istituto del Pigneto, pronto ad avvicinare i piccoli alunni che giocavano all’uscita di un plesso della scuola primaria. L’atteggiamento dell’uomo, un trentenne italiano, però, non è sfuggito alle mamme. Dopo qualche minuto hanno cominciato a chiedersi chi fosse lo sconosciuto e, vista l’aria trasandata e l’atteggiamento ambiguo, si sono messe in allerta, prendendo i bambini per mano e allontanandosi velocemente.

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Stessa trafila per un papà: notato il guardone, è entrato in un bar per mettere in sicurezza la figlioletta ed evitare tensioni. Ma il presunto maniaco non ha desistito e lo ha seguito fino al locale. La preoccupazione è cresciuta e i genitori hanno chiesto l’intervento delle forze di polizia. Lo scatto fatto dal guardone per allontanarsi non è bastato. E’ stato fermato e arrestato nelle vicinanze con l’accusa di tentata violenza sessuale aggravata dall’età delle vittime, in particolare una bimba di 8 anni.

L’allarme

I fatti risalgono a giovedì pomeriggio, nel piccolo parco di fronte al plesso della scuola primaria “Enrico Toti, proprio in via del Pigneto.

Si è scoperto poi che l’arrestato aveva un precedente specifico. Aveva avuto il divieto di dimora a Terni perché tempo prima aveva palpeggiato una ragazzina in strada. Ieri mattina per l’uomo, un trentenne originario di Terni, si è svolto in tribunale il processo per direttissima. L’arresto è stato convalidato. Accompagnato a piazzale Clodio dagli investigatori del commissariato Appio che avevano proceduto al fermo, l’uomo non ha saputo dare una giustificazione dei suoi gesti, inclusi quei baci mandati ai bambini. Il magistrato di turno per il gruppo antiviolenza, il pm Antonio Verdi, nonostante il trentenne non avesse avuto la possibilità di toccare i bambini, ha comunque ritenuto che si fosse consumato un tentativo di violenza sessuale. Di certo la presenza dei genitori ha dissuaso l’indagato dal compiere atti che si sarebbero potuti rivelare più gravi.

Nel parco giochi

Un caso ancora più grave si era verificato a metà settembre, in un parco giochi su via Flaminia, quando un trentacinquenne si è abbassato i pantaloni davanti ai bambini che giocavano tra scivoli e altalene. Anche allora l’arresto è stato immediato, ma per atti osceni aggravati e corruzione di minorenne.

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