È morto tra atroci sofferenze un corriere della droga peruviano di 44 anni, Denis Manrique Zerpa. Aveva ingoiato almeno 12 ovuli imbottiti di cocaina, ma un involucro è esploso nel suo stomaco senza lasciargli scampo. Non ha fatto in tempo nemmeno a chiamare i soccorsi o, più probabilmente, non ha voluto, pensando di potersela cavare da sé senza rischiare guai con la legge. Il corpo del sudamericano è stato rinvenuto alla mezzanotte di giovedì dal custode del b&b di via Simone de Saint Bone, in Prati, a due passi dai Musei Vaticani, dove era arrivato il giorno precedente. Il gestore non lo aveva più visto, né sentito uscire dalla sua stanza. Eppure doveva essere un soggiorno breve perché sarebbe ripartito da lì a poche ore. Quando il gestore ha aperto la camera lo ha trovato riverso sul pavimento, in una pozza di sangue e feci, con i 12 involucri di lattice già espulsi. La salma si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia che sarà effettuata al Policlinico Gemelli e dirà se e quanti altri ovuli lo straniero stesse trasportando nella Capitale.
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Le gang latinos
Agli investigatori del Commissariato Prati e della Squadra mobile, invece, spetterà stabilire a chi era diretta la droga e da chi Zerpa l’avesse ricevuta.
Le scuole degli ovulatori
C’è un’altra variabile da non sottovalutare. Anche nella Capitale sono sempre più emergenti i gruppi stranieri che da manovalanza del narcotraffico cercano di fare il salto di qualità per mettersi in proprio. Per sfruttare le rotte della droga che dal SudAmerica passano prevalentemente dalla Spagna, dall’Olanda e dalla Germania prima di approdare nello Stivale, sono anche le bande di “latinos” o nordafricane. Il carico di coca, dunque, nel suo complesso poteva valere centinaia di migliaia di euro. Da vent’anni nelle “scuole” dei narcos colombiani a Bogotà, ma anche a Lima e Caracas, per mesi i futuri corrieri imparano a ingerire e trattenere gli involucri di caucciù o lattice pieni di droga, imparando anche le tecniche per non tradire preoccupazioni ed emozione alle dogane. Tutti sanno che se l’ovulo dovesse scoppiare, infatti, si va incontro alla morte. Come successo al 44enne nel b&b.