Roma, movida fuorilegge: torna la Ztl a Trastevere e in Centro. Niente feste per San Pietro e Paolo

Movida a Ponte Milvio, tutti accalcati lungo via Flaminia davanti ai locali
Movida a Ponte Milvio, tutti accalcati lungo via Flaminia davanti ai locali
di Camilla Mozzetti
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Sabato 20 Giugno 2020, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 10:56

La movida del weekend resta un problema: situazione da controllare e frenare. Ed è così che al fianco del vigili urbani - in attesa dei nuovi innesti richiesti al Viminale e Prefettura - chiamati a presidiare già da stasera tutte le piazze bollenti della Capitale, il Campidoglio decide di riattivare le Ztl serali per il Centro Storico e Trastevere.
Il motivo lo spiega l'assessore ai Trasporti Pietro Calabrese: «Abbiamo deciso di ripristinare le Ztl notturne per regolarizzare i flussi ed abbattere gli assembramenti negli orari serali a danno di residenti e attività aperte al pubblico, per proteggere i cittadini e consentire un graduale ritorno alla normalità», mentre i varchi diurni resteranno aperti fino al prossimi 30 agosto come disposto dall'ultima ordinanza della sindaca Virginia Raggi.

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Un modo dunque per cercare di frenare la circolazione di migliaia di ragazzi che nelle scorse settimane, con l'avvio della Fase 2, sono tornati a ritrovarsi nelle notti romane di fronte a locali, bar e ristoranti nei luoghi simbolo della movida anche grazie alla possibilità di circolare liberamente con auto e moto. Il problema, stando all'indice dei contagi e la minaccia del virus Sars-Cov-2 che non è affatto sparito, restano gli assembramenti e la conseguente necessità di evitarli. Se dunque i controlli affidati ai vigili non hanno finora sortito grandi effetti, l'amministrazione opta per la riduzione della circolazione puntando sui varchi della Ztl.
Ma c'è anche dell'altro perché proprio nell'ottica di vietare la congestione di aree e rischiare di far risalire i contagi, diversi eventi - un tempo appuntamenti tradizionali dell'estate romana - sono stati annullati o rischiano di saltare. Si parte con la fiera ai piedi della Basilica di San Pietro e Paolo che, in vista della festività del prossimo weekend, avrebbe dovuto occupare quasi un chilometro di strada.
L'evento è stato revocato con un atto dell'VIII Municipio perché in sostanza non possono essere garantite le misure di distanziamento sociale e dunque di sicurezza per la collettività. L'appuntamento ogni anno raccoglieva l'adesione di centinaia di romani impegnati a passeggiare tra le 244 postazioni commerciali, le 8 dedicate all'artigianato e le 7 per gli spettacoli viaggianti.
Segue poi un altro appuntamento ovvero quello sulle banchine del Tevere da Castel Sant'Angelo a Porta Portese e isola Tiberina. Qui più di 500 operatori ogni anno montavano banchi, punti vendita, ristoranti sul Tevere dando seguito a una serie di eventi culturali, comprese le proiezioni di film, le presentazioni di libri, le mostre sulle sponde del Biondo.
Gli operatori sono certi che l'appuntamento salterà anche per il fatto che lo spazio fruibile non è stato aumentato rispetto allo scorso anno e poiché essendo le banchine dei luoghi pubblici è impossibile imporre un eventuale numero chiuso agli ingressi. Gli uffici della Regione Lazio, da cui dipende la gestione delle banchine, sono al lavoro per trovare una soluzione: si potrebbe rimandare di qualche mese ma è più probabile che l'appuntamento salti. E a scomparire sembra anche lo shopping day, l'evento per aiutare il commercio della Capitale a risollevarsi da questi mesi di lockdown annunciato dal Campidoglio. Secondo le associazioni di categoria - Cna in primis - l'evento salta perché dal Comune nessuna comunicazione è arrivata in vista della data scelta: primo luglio. Anche in Camera di Commercio - dove la giunta ha comunque isolato 100 mila euro per l'appuntamento - regna lo scetticismo. Il Comune sembra essersi dileguato.

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