Tre locali – due dei quali trasformati in discoteche abusive – chiusi dalla polizia e un quarto che ha deciso di interrompere anticipatamente la stagione. La stretta della Questura sulla movida illegale inizia a dare i frutti, soprattutto nei confronti di quelle realtà che hanno scelto di ignorare la normativa anti-Covid, in un periodo in cui l’andamento dei contagi sta destando non poche preoccupazioni. Anche per questo motivo, nell’ultimo weekend, su disposizione del questore, Mario Della Cioppa, la polizia Amministrativa ha passato al setaccio alcuni luoghi “a rischio” assembramenti.
Serate a rischio
A Testaccio, a finire nella morsa dei controlli, è stato l’Alibi, che, secondo quanto riferisce via di San Vitale, era stato trasformato in una vera e propria discoteca.
La Guardia di Finanza, infatti, è stata chiamata per soccorrere una ragazza minorenne, colta da malore per abuso di alcolici e trasportata al Sant’Eugenio. Una circostanza che, ovviamente, è stata subito segnalata alla Amministrativa, diretta da Agnese Cedrone, che ha notificato il provvedimento di sospensione della licenza per 3 giorni, «per aver venduto bevande alcoliche ad un minore, senza chiedere i documenti di identità». Nella stessa zona, invece, Fiesta – che nelle ultime settimane aveva fatto discutere perché si era, di fatto, trasformato in discoteca – ha deciso di anticipare lo stop della stagione. «Fiesta trova la sua essenza nel ballo e, purtroppo, con la nuova normativa ne verrebbe svilita l’anima - hanno scritto i titolari sulla pagina Instagram - Abbiamo deciso di non snaturare il nostro format e, per questo, vi comunichiamo che non proseguiremo l’attività per la presente stagione estiva, perché senza ballo non è il Fiesta».
La stretta prosegue
«I controlli posti in atto – fa però notare la Questura – hanno fatto emergere anche molti locali virtuosi che si attengono alle normative di settore». Ma, ovviamente, oltre ai locali finiti nella rete dell’Amministrativa, altri sono stati contraddistinti da un afflusso “importante” di pubblico. Assembramenti sono stati segnalati, tramite video pubblicati sui social, in due zone “calde” della movida: al Kursaal, sul lungomare di Ostia, ai Giardini dell’Eden, nella zona dell’Olimpico, e al Nice, a Saxa Rubra. «Gli accertamenti proseguiranno per tutta l’estate», fanno sapere dalla Questura. Il messaggio è chiaro: non saranno tollerate violazioni, soprattutto visto che la maggior parte dei locali della città ha scelto di rimanere chiusa o, comunque, di rispettare le normative per il contenimento del virus.