Roma, focolaio sulla Metro A, cinque dipendenti positivi al Covid: allerta in tre stazioni

Roma, focolaio sulla Metro A, cinque dipendenti positivi al Covid: allerta in tre stazioni
Roma, focolaio sulla Metro A, cinque dipendenti positivi al Covid: allerta in tre stazioni
di Flaminia Savelli
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Giovedì 1 Ottobre 2020, 00:22

In servizio alle fermate della metro e positivi al Coronavirus: scatta l’allarme sulla linea A della metropolitana. Dopo che cinque agenti di stazione e un addetto alla sicurezza sono stati contagiati. Sono ora in corso le procedure sanitarie e di tracciamento per risalire alla catena di contatti. Intanto per 30 persone - tra colleghi e familiari dei malati- è scattato l’isolamento fiduciario e sono in attesa del tampone. Secondo quanto ricostruito fin qui, si tratterebbe di un mini cluster. Il gruppo di lavoro era infatti in servizio sulla linea A, a rotazione nelle stazioni Spagna, Flaminio e Lepanto. Per quanto riguarda l’addetto alla sicurezza invece, non si tratta di un impiegato della municipalizzata ai trasporti. La vigilanza è un servizio in appalto e assegnato a una ditta esterna: «Il contagio sarebbe avvenuto in famiglia» dicono i colleghi del vigilante. Resta però altissima l’attenzione per i cinque impiegati Atac ora positivi. 

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IL FOCOLAIO
Non è stato ancora chiarito come è partita la catena dei contagi. Ma da quanto ricostruito, i due gruppi erano in servizio alternato. I primi tre addetti sono risultati positivi lo scorso lunedì, quando uno degli impiegati ha manifestato i primi sintomi di febbre e tosse. Sono stati quindi disposti gli accertamenti per i colleghi che avevano lavorato a stretto contatto con lui durante il turno di servizio. L’ultimo gruppo invece, è stato registrato ieri mattina con i risultati dei tamponi ordinati per il tracciamento e che hanno confermato la positività per altri due agenti. Il protocollo sanitario è stato perciò attivato. Ieri mattina è stata eseguita la sanificazione dei locali, degli spogliatoi e del gabbiotto di stazione dove hanno svolto il turno di lavoro nelle ultime due settimane. Gli uffici di via Prenestina intanto, hanno riprogrammato e rimodulato i turni delle altre squadre di agenti per garantire la continuità del servizio nelle stazioni che servono la linea A. «Rispettiamo le distanze tra noi e i passeggeri - assicurano gli impiegati di una delle stazioni della metro A - al momento la situazione è sotto controllo, sia per gli addetti ai lavori che per i pendolari di passaggio. Non siamo sorpresi di questi casi di Covid, il numero dei malati sta aumentando in tutta la città. Era inevitabile». Nei prossimi giorni sono attesi i risultati dei test a cui si sono sottoposti i colleghi dei cinque contagiati. Una procedura necessaria e prevista dal protocollo per il tracciamento e ricostruire la catena di contatti.

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I PRECEDENTI
Al momento il totale dei dipendenti positivi al Covid è di circa 28 persone. Si tratta perlopiù della coda dei rientri dalle vacanze estive e di contagi familiari. In attesa, però di accertare anche i casi emersi tra lunedì e ieri. Già ad agosto due autisti, in servizio nelle linee che servono il centro della Capitale, erano risultati positivi. Poi ricoverati nella clinica di Casal Palocco, i sanitari avevano accertato che si erano ammalati in vacanza. In quel caso l’azienda, aveva programmato la sanificazione dei mezzi su cui avevano prestato servizio ordinando l’isolamento fiduciario per 47 persone. Ma il primo allarme nella municipalizzata ai trasporti era scattato ad aprile con un focolaio nella rimessa di Tor Pagnotta: i primi tre dipendenti positivi, all’indomani dell’avvio dello “stress test” su metro e bus della città che era stato programmato in vista della fase 2 dello scorso maggio. La Asl Roma 2 era stata informata del cluster attivando tutte le procedure all’interno della rimessa. Alla fine, il numero dei contagiati era salito a 7 con la quarantena disposta per altre 50 persone tra meccanici, autisti e impiegati. Nelle ultime ore invece l’allarme è scattato anche per l’Ama. Nello specifico in due centri di smistamento, tre operatori sono risultati positivi. Anche se il personale era in allerta già da tempo lamentando poca attenzione da parte dell’azienda per le misure di contenimento: «Non abbiamo termometri o scanner per la temperatura - denunciano - mentre scarseggiano gel e disinfettanti. Siamo preoccupati e abbiamo paura perchè i numeri dei contagi continuano a salire». 
 

 

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