Esplosione a Rocca di Papa, tre indagati: il Comune finisce nel mirino

Esplosione a Rocca di Papa, tre indagati: il Comune finisce nel mirino
di Alessia Marani e Camilla Mozzetti
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Mercoledì 12 Giugno 2019, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 08:45

Il geologo incaricato dal Comune di Rocca di Papa a svolgere l'esplorazione geognostica, Leonardo Nolasco, il titolare della ditta del frusinate TecnoGeo e suo fratello, Norman ed Emiliano Abballe. Sono loro tutti incensurati i primi a finire iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Velletri con l'accusa di disastro colposo e lesioni gravi colpose per l'esplosione avvenuta lunedì mattina su Corso Costituente a Rocca di Papa, dopo la fuoriuscita di gas metano da una conduttura bucata per errore da tre operai che erano a lavoro per eseguire dei carotaggi sul terreno. Il procuratore capo, Francesco Prete, ipotizza che ci siano state da parte loro delle responsabilità oggettive riconducibili alla progettazione dell'intervento e ai seguenti lavori sul manto stradale. In sostanza o il progetto è stato stilato senza tenere in considerazione quello che c'era nel sottosuolo o la ditta esecutrice ha dato delle indicazioni sbagliate agli operai su dove intervenire. Ma le indagini non sono concluse.

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TEMPI E DATI
Ci sono altri due aspetti su cui si sta focalizzando l'attenzione degli inquirenti. Il primo riguarda i tempi dell'allarme e la chiamata partita dal Comune a Italgas per informare della perdita e chiedere soccorso. Secondo la ricostruzione fornita dagli operai, il danno alla conduttura sarebbe avvenuto intorno alle 9.20 - 9.30 del mattino ma la chiamata sarebbe partita almeno 30 minuti dopo. La vicesindaca, Veronica Cimino che lunedì si trovava nel suo ufficio al secondo piano dello storico palazzo comunale, esclude la possibilità che ci sia stato un ritardo: «Appena abbiamo sentito l'odore di gas spiega abbiamo chiesto aiuto». L'assessore ai Lavori Pubblici, Gianluca Zitelli, anche lui nel palazzo comunale al momento dell'esplosione ricorda che «Italgas è stata chiamata intorno alle 10» del mattino. Cosa è successo in quei trenta minuti circa? L'agitazione per la fuga di gas, la ricerca delle persone da chiamare e quella dei responsabili dei lavori pubblici tra le stanze del Comune potrebbero aver fatto perdere dei minuti preziosi. Quale che sia la risposta, c'è almeno un altro aspetto che dovrà essere chiarito e che riguarda la condotta degli impiegati comunali principalmente di quelli che operano nei Lavori pubblici in merito ai dati e alle informazioni fornite in prima battuta al geologo per poter stilare il progetto. La Procura di Velletri punta ad accertare che tutte le informazioni del sottosuolo tra cui le misure delle tubature che passano sotto al Corso siano state fornite in maniera scrupolosa e puntuale al geologo incaricato dal Comune di compiere una serie di test sulle cavità presenti al di sotto degli uffici che ospitano il Municipio. Il professionista aveva poi affidato i lavori di perforazione alla ditta di Frosinone. Il tutto per un impegno da parte del Comune di «800 mila euro conclude l'assessore ai Lavori Pubblici Zitelli i carotaggi rientravano in un progetto di due interventi: oltre alla strada di fronte al Comune, si doveva ispezionare anche Corso Garibaldi e le cavità sottostanti che non sono cavità naturali ma artificiali e sono state create tantissimi anni fa come magazzini anche per l'uva».
 


L'ANGOSCIA
Non si dà pace Nolasco, il geologo incaricato dal Comune. «Sono distrutto, rovinato. È un incubo. Sono una persona seria, appassionata del proprio lavoro e non riesco a spiegarmi come sia potuto accadere. L'indagine per verificare la presenza di sottostazioni era stata fatta». Lunedì mattina il geologo non era sul posto ma ha ricevuto una telefonata dagli operai: «Erano circa le 10.20/10.30, mi informavano che la sonda aveva perforato una tubazione del gas, che avevano già avvisato le autorità e che c'erano i vigili urbani sul posto. Che stavano aspettando la squadra del pronto intervento».
Il palazzo comunale resta sotto sequestro così come l'attrezzatura usata dagli operai durante la trivellazione anche se ieri la vicesindaca Cimino è riuscita a far entrare una squadra per recuperare il server e alcuni registri e documenti necessari per poter portare avanti l'attività amministrativa tra le aule della scuola elementare dei Campi d'Annibale dove sono state predisposte delle postazioni per funzionari e impiegati.
 

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