Rifiuti, sì di Raggi alla discarica: sorgerà a Tragliatella

Rifiuti, sì di Raggi alla discarica: sorgerà a Tragliatella
di Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Dicembre 2019, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 10:19

Tragliatella. Siamo nel Municipio XIV, a nord-ovest del territorio di Roma Capitale, non lontano da Cesano ma anche da Anguillara Sabbazia e Fiumicino. Qui c'è una delle cave indicate come utilizzabili per realizzare una piccola discarica di servizio nella relazione della commissione formata da Regione, Roma Capitale e Città metropolitana. Su questa area, per la quale anche Ama aveva fatto trapelare disponibilità, si sta dirigendo la scelta della discarica di Roma per il dopo Colleferro. Ma servono due anni. E il Campidoglio avverte: «Faremo la nostra parte, indicheremo il sito per una discarica di servizio, ma la Regione deve indicare una discarica provvisoria al di fuori del territorio di Roma per sopperire alla chiusura anticipata di Colleferro».

Differenziata, il flop di Roma porta il Lazio sotto al 50%
Emergenza rifiuti a Roma, Zingaretti cerca Costa: discarica subito o commissario

VERTICE
Anche di questo ieri pomeriggio si è discusso in un incontro in Campidoglio, al quale hanno partecipato i capi di gabinetto di Roma Capitale e Regione, i rispettivi dirigenti del settore ambiente, Laura D'Aprile e Flaminia Tosini. Successivamente sono arrivati anche l'assessore regionale Massimiliano Valeriani (non c'era il suo omologo ai rifiuti di Roma Capitale perché non esiste) e l'amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis. Dopo le tensioni degli ultimi giorni, la Regione, visto che i tempi concessi dall'ordinanza sono ampiamente scaduti, ha detto di essere pronta a usare i poteri sostitutivi (e dunque a commissariare Roma Capitale sui rifiuti). Addirittura è possibile una denuncia alla procura nei confronti della Raggi. Più precisamente: in rispetto delle procedure, la relazione che spiega quali parti della ordinanza non sono state rispettate da Roma Capitale, è stata inviata a tutte le istituzioni coinvolte, Procura compresa. A sua volta la sindaca ha alzato le barricate annunciando ricorso al Tar. Ma ieri c'è stato un segnale di rasserenamento. Sia chiaro: all'incontro non sono andati né Zingaretti, né la Raggi, il clima è più o meno quello di un dialogo tra le due Coree. Però i due uffici stampa hanno concordato un comunicato in cui facevano trapelare: «clima positivo», «siamo al lavoro per la ricerca di una soluzione condivisa», «un nuovo incontro potrebbe esserci venerdì», vale a dire domani.

Si allontana il commissariamento, si sta provando ad evitare lo scontro frontale. Ma qual è lo scenario possibile? La Raggi è pronta a rispettare il piano regionale dei rifiuti, ma solo quando sarà approvato. Il via libera definitivo in consiglio regionale a previsto a febbraio e all'interno c'è l'indicazione del sub-ambito di Roma Capitale, significa che la città deve avere una sua discarica. Sembra tramontare Falcognana, si guarda all'area di Tragliatella. Ma serve tempo, due anni. Ed è sulla gestione della fase di passaggio che permangono le distanze. Dal Campidoglio auspicano in una proroga dell'attività della discarica di Colleferro, ma dalla Regione replicano che non se ne parla: il 15 gennaio chiuderà come previsto nell'ordinanza. La Raggi chiede alla Regione di concedere una discarica negli altri territori, come Civitavecchia (che però non è tecnicamente adatta a sopportare la forza d'urto di tutti i rifiuti romani). La Regione indica la soluzione dei centri di stoccaggio provvisori in alcune aree di Roma, sul quale però il Campidoglio non è d'accordo. In ultima istanza la soluzione provvisoria più semplice e amata dalle istituzioni romane è quella dell'esportazione dei rifiuti, sulla base dell'accordo già siglato da Zaghis con Hera.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA