Recovery per Roma, nuove linee tram e metro: così cambieranno i trasporti

Recovery per Roma, nuove linee tram e metro: così cambieranno i trasporti
Recovery per Roma, nuove linee tram e metro: così cambieranno i trasporti
di Fabio Rossi
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 01:52

Nuove linee dei tram, con una rete del trasporto su ferro che sarà potenziata anche con il prolungamento delle metropolitane. Ma anche rigenerazione urbana e rilancio sociale del territorio, con una serie di interventi che vanno dal piano sampietrini nel centro storico al nuovo lungotevere pedonale di Ostia, fino al recupero di quartieri degradati come Bastogi. Il dossier del Campidoglio per il Recovery Plan è diviso in tre sotto elenchi: nel primo, con priorità maggiore, ci sono 122 progetti, considerati maggiormente strategici per il futuro della Capitale; nel secondo e terzo, con grado di urgenza calante, ce ne sono rispettivamente 26 e 12. Il piano complessivo è contenuto nel documento unico di programmazione (Dup) 2021-23, approvato dalla giunta di Virginia Raggi come delibera collegata al bilancio di previsione, che a breve sarà vagliato dall’assemblea capitolina per il via libera definitivo.

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GLI INTERVENTI

Al centro del progetto di sviluppo sostenibile della Capitale c’è la “cura del ferro” per la mobilità.

Seguendo le priorità dell’amministrazione comunale, nel dossier sul Recovery spiccano le nuove linee tranviarie, che possono garantire un trasporto pubblico di superficie “leggero” ed ecologico. Si parte da Prati, dove il progetto prevede un nuovo percorso Barletta-Angelico-Clodio, con una spesa di 11 milioni di euro. Altri 60 serviranno per mettere i binari tra viale Angelico e l’Auditorium, passando per il ponte della Musica. I tram, secondo i piani del Campidoglio, dovranno collegare anche piazza Mancini con Villa Clara, passando per corso Francia, la stazione Tiburtina con Ponte Mammolo, Anagnina con Tor Vergata e Torre Angela, viale Marconi con Subaugusta (passando per il parco dell’Appia Antica) e piazza Venezia con piazza Vittorio, passando per i Fori Imperiali e via Cavour. A questi progetti, va aggiunta la conversione in linea tranviaria dell’ex ferrovia concessa Termini-Giardinetti, con tanto di prolungamento fino a Tor Vergata. Parallelamente procederà l’estensione delle linee metropolitane: la a verso Monte Mario, la B a Casal Monastero, la B1 fino alla Bufalotta e la C a piazzale Clodio e, successivamente, a Grottarossa. Per questi prolungamenti servono circa 6,450 miliardi di euro, mentre altri due miliardi sono attesi per la futura metro D, dall’Eur a Talenti, e 650 per trasformare l’attuale Roma-Lido nella futura linea E, che colleghi il centro cittadino con Ostia e Fiumicino.

LA STRATEGIA 

Il futuro volto di Roma, secondo le idee del Campidoglio, passa per un trasporto pubblico più ecologico, con il rinnovo della flotta dell’Atac e l’acquisto di bus a metano Euro 6 (costo 120 milioni di euro), un sistema integrato di isole ambientali (535 milioni), il restauro delle ville storiche (200 milioni), riqualificazione del quartiere Bastogi (110 milioni) un piano di censimento e cura degli alberi (89,7 milioni), il recupero dello stadio Flaminio (80 milioni), un vasto programma di risanamento di strade e gallerie (per un miliardo e mezzo). Nuovi corridoi della mobilità, riservati ai messi pubblici, sono previsti da Trastevere a Corviale, lungo via Cristoforo Colombo (fino a Ostia) e da Ponte Mammolo all’ospedale Sant’Andrea, passando per Fidene. Per il centro storico, poi, il Comune chiede di finanziare il piano sampietrini: 80 milioni per togliere il selciato dalle strade a grande scorrimento, come via Nazionale e viale Aventino, e realizzare nuove pavimentazioni in sampietrini nel centro storico, a partire da via del Corso e dalle aree pedonali. 

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