Corsa al Campidoglio, Raggi a San Giovanni Bosco: vi restituiamo le periferie

Corsa al Campidoglio, Raggi a San Giovanni Bosco: vi restituiamo le periferie
Corsa al Campidoglio, Raggi a San Giovanni Bosco: vi restituiamo le periferie
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Domenica 5 Settembre 2021, 17:49

Quarantotto ore prima, per presentare la lista del M5S, era a San Basilio: alla palestra della Legalità e poi davanti alla fontana della balena, restituita alla cittadinanza. Oggi, 5 settembre, per lanciare la civica che porta il suo nome, la location scelta è stata piazza San Giovanni Bosco, nello stesso luogo dove si tennero i contestati funerali di Vittorio Casamonica.

Virginia Raggi continua a battere le periferie nel tentativo di strappare un bis al Campidoglio e nel contempo far capire agli avversari - soprattutto a Roberto Gualtieri e a Enrico Michetti, più avanti nei sondaggi - che queste zone sono suoi bacini elettorali. Ieri, in uno dei punti del VII Municipio che più fa fatica a rilanciarsi, la sindaca è stata accolta da un centinaio di persone e da un immagine gigantesca che la ritraeva come Xena, la principessa guerriera.

Con lei innanzitutto le donne candidate nella civica: Gabriella Raggi, capo staff uscente dell'assessorato all'Urbanistica, Teresa Donvito, presidente onoraria dell'associazione Via Veneto, Miriam Mirolla, docente di psicologia dell'arte all'Accademia delle belle arti di Roma e Alessandra Gabbani, ex presidente dell'ordine degli avvocati di Roma.

Tra gli altri in lista Marco Doria, presidente del tavolo capitolino per la riqualificazione dei Parchi e delle Ville storiche, sotto scorta dopo le minacce subite. il disability manager del Comune, Andrea Venuto, e gli assessori uscenti Antonio De Santis (Personale) e Veronica Tasciotti (Sport).

«Questa piazza - ha tuonato - la sindaca - qualche anno fa è stata teatro della vergogna romana. Noi questa piazza e questa città ce la stiamo riprendendo un pezzetto dopo l'altro». Per poi aggiungere: «Sento i mie avversari dire che prima avevamo sindaci perfetti. Ma a Roma hanno aperto la gestione commissariale datata al 2008 e la Capitale aveva 13 miliardi di debito. Ora paghiamo 200 milioni l'anno, soldi nostri, per ripianare quel debito».

Prima dell'evento, ad accendere gli animi, anche le "vele" di Calenda e di alcune liste del centrosinistra che si sono palesate a piazza San Giovanni Bosco. I militanti grillini non hanno gradito. «Mica sono qui "apposta", a me della politica non frega nulla!», ha replicato l'autista.

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