Roma, Raggi, impegno prima del voto: «Faremo duemila assunzioni»

Roma, Raggi, impegno prima del voto: «Faremo duemila assunzioni»
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 21 Dicembre 2019, 16:02
Una maxi-infornata in Campidoglio a ridosso del voto. Entro il 2021, l’anno delle elezioni comunali, la giunta di Virginia Raggi è pronta ad arruolare altri 2mila dipendenti. Tre volte tanto rispetto alle previsioni. E nonostante i dubbi dei revisori dei conti, che anche nell’ultima relazione al bilancio hanno chiesto di valutare attentamente le necessità dell’organico «prima di procedere a qualsiasi forma di nuova assunzione». Ma tant’è. 
Nel “Dup”, il documento unico di programmazione appena votato dalla giunta M5S e ora al vaglio dell’Assemblea capitolina, sono annotate le mosse per rimpolpare il corpaccione dei 23mila dipendenti comunali, già ampiamente rinnovato dall’amministrazione stellata: negli ultimi tre anni - dopo lo sblocco del Concorsone impantanato dal 2010 - sono stati ingaggiati 2.500 tra amministrativi e tecnici, più altri mille agenti della Polizia locale (altri 500 vigili a tempo determinato, da lunedì firmeranno il contratto a vita col Campidoglio).
 
Ma come si sente dire in certi film, non finisce mica qui. Raggi cerca lo sprint sulle assunzioni nell’ultimo scampolo di mandato. Arrivando a moltiplicare per tre quanto previsto. Nel documento di programmazione varato dall’esecutivo, si legge che il «numero delle assunzioni previste» per il prossimo biennio con le delibere del 2018 e del 2019 ammontava a 638 nuovi dipendenti (259 nel 2020, 379 l’anno dopo). Ora invece ci sono «1.414 ulteriori assunzioni da pianificare»: 741 nel 2020, 673 l’anno delle elezioni.
 
Assistenti sociali, giardinieri, vigili urbani, impiegati per gli sportelli dell’anagrafe. Si passerà da un nuovo concorsone, dato che la vecchia procedura, di epoca alemanniana, ha ormai esaurito la graduatoria. Prezzo dell’operazione? I «costi ulteriori delle assunzioni da pianificare», si legge sempre nel Dup, ammontano a 45,7 milioni di euro, che si sommano ai 20,1 milioni per le 638 assunzioni già programmate. Al netto dei tempi della mossa, proprio nell’ultima parte di mandato, il Campidoglio assicura di non sforare «i vincoli del turn over», cioè il rapporto tra pensionati e neo-assunti. Se si recluterà più personale è anche perché 1.418 dipendenti si ritireranno da qui al 2021, sfruttando in parte Quota 100. Insomma, la moltiplicazione dei contratti rientra comunque nelle «possibilità assunzionali» del Comune. 

Certo è che l’Oref, l’organismo di revisione economico-finanziaria presieduto da Gianluca Caldarelli, qualche dubbio lo ha espresso, sul tema. E ha inserito tra «i rilievi e le riserve» al bilancio, la «necessità di predisporre, prima di procedere a qualsiasi forma di nuova assunzione, la redazione di un’apposita deliberazione di programmazione triennale del fabbisogno del personale, dettagliando ed evidenziando al suo interno sia i fabbisogni specifici sia il rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente». Proprio su questo punto, i revisori dicono di volersi «riservare di esprimere il parere di competenza».
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