Mamma raccoglie 40mila euro con le donazioni: «Così la mia bambina malata potrà andare a scuola con un'auto attrezzata»

Barbara e la piccola Anna a Roma
Barbara e la piccola Anna a Roma
di Raffaele Nappi
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Martedì 24 Settembre 2019, 16:55 - Ultimo aggiornamento: 16:56

«L’idea mi è venuta un giorno di inizio maggio (2019), mentre prendevo in braccio la mia piccola Anna per andare in macchina. Allora ho pensato ‘Cavolo, cresce in fretta, tra poco non riuscirò più a sollevarla da sola con le mie forze’». Barbara De Pascali è la mamma di Anna, 9 anni, con una malattia rara. Da quando è al mondo Anna non parla, non ha mai camminato ed è affetta da un grave ritardo psico-motorio. Anna però vuole andare a scuola: ama stare in mezzo ai compagni, che la coccolano, la stimolano, le passano un pennarello in mano per disegnare. Oggi Anna frequenta il terzo anno della scuola primaria di Vigarano Mainarda, 7mila abitanti in provincia di Ferrara, da settembre è iniziato il nuovo anno scolastico e sua mamma Barbara ha pensato di creare una raccolta fondi che le permettesse di acquistare un’automobile adattabile alla carrozzina. E il risultato è stato straordinario.
 

 
 
L’IDEA - Barbara vive sola insieme alla figlia Anna nella casa in provincia di Ferrara. «Io e mio marito ci siamo separati da due anni. Lui è presente come papà per Anna, un week-end sì e uno no. Certo, nella quotidianità sono rimasta da sola», racconta. La raccolta fondi è partita a luglio. In poco più di un mese si era toccata già quota 30mila euro. «Il mio stupore è stato immenso, indescrivibile – spiega Barbara – Mi sono emozionata nel leggere i messaggi di solidarietà arrivati anche da parte di sconosciuti». Nel suo piccolo paesino sono stati raccolti più di 12mila euro con una festa organizzata a tema da una concittadina: ma sono arrivate donazioni anche dalle pro-loco dei comuni confinanti e da cittadini di tutta Italia. «Da Roma è arrivata una donazione molto consistente. Ma il benefattore è voluto rimanere anonimo», aggiunge.
 
GLI AIUTI - Barbara continua a ripetere un concetto: «Mi sento fortunata – spiega – La scuola è veramente attrezzata, i genitori dei piccoli compagni di classe di Anna ci sono vicini, il Comune fa di tutto per agevolarci». A livello regionale, le cose cambiano. «Mi hanno già fatto sapere che la Regione Emilia Romagna non ha fondi per gli assegni di cura. Io penso che in Italia non dovrebbero esserci differenze tra una regione e l’altra. E poi l’ASL non sempre passa gli aiuti di tutti i giorni. Di mancanze ce ne sono, ma io, nella mia piccola realtà, lo ripeto, mi sento fortunata».
 
IL FUTURO - Oggi Barbara sta facendo preventivi per l’auto e per gli adattamenti necessari all’uso. Per ora la piccola Anna continua ad andare a scuola ogni giorno accompagnata (in braccio) da sua mamma con la vecchia auto. Ma dopo Natale il giudice dovrebbe sbloccare il conto corrente su cui sono state versate le donazioni (ad oggi quasi 44mila euro raccolti) e la nuova vettura potrebbe arrivare, finalmente. «Ti dico la verità – conclude Barbara – Non mi aspettavo una generosità e una solidarietà così grande, anche da parte di persone che non ci conoscono direttamente. Sono rimasta meravigliata dall’animo buono dell’Italia». Barbara per ora non pensa al futuro: «Lo confesso, a volte mi spaventa. Preferisco vivere alla giornata. Spero solo che Anna possa stare bene e che sia inclusa (così com’è ora) dai suoi compagni. A lei piace tantissimo andare a scuola ed è fondamentale per la sua crescita». Un giorno, un piccolo compagno di classe le ha donato un bigliettino con un disegno appena finito: c’era Anna in piedi, e la scritta ‘So che troveranno la cura per te e che, finalmente, guarirai’

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