Luca Sacchi, il giallo della ferita e la doppia versione: l'inchiesta punta sul ruolo di Anastasia

Luca Sacchi, il giallo della ferita e la doppia versione: l'inchiesta punta sul ruolo di Anastasia
di Alessia Marani
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Domenica 27 Ottobre 2019, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 20:35

Luci e ombre su Anastasia Kylemnyk, la 25enne fidanzata di Luca Sacchi. È su di lei che si concentrano le attenzioni degli investigatori, decisi a chiudere il cerchio attorno alla trattativa per l'acquisto di droga sfociata nell'omicidio del personal trainer 24enne dell'Appio Latino. I dubbi sulle sua ricostruzione si materializzano ora dopo ora. Anzi, prendono corpo subito dopo il drammatico ferimento. A partire dalle versioni differenti e contraddittorie fornite a caldo ai militari dei carabinieri e alcuni agenti di polizia arrivati in via Bartoloni dopo le prime segnalazioni al 112. Mentre gli investigatori acquisiscono le immagini dalle telecamere con visore notturno del negozio di tatuaggi e anche quella della tabaccheria, utili per ricostruire almeno in parte l'accaduto, gli investigatori parlando tra di loro, si mostrano perplessi. Ad alcuni Anastasia (che sui social non ha foto insieme a Luca) avrebbe riferito delle circostanze, ad altri invece avrebbe reso una testimonianza diversa.


Luca crolla a terra alle 23. Lei tiene il suo volto irriconoscibile e pieno di sangue tra le mani, piange. Cerca di tamponare l'emorragia. Quando l'ambulanza porta via il ragazzo, lei rimarrà sul posto per quasi un'ora, entra nel negozio del tatuatore per lavarsi le mani. Racconta alle forze dell'ordine che un uomo da dietro le ha dato una botta, con una mazza d baseball, da dietro. È per questo motivo, dice, che ha visto tutto nero, è caduta a terra e quindi non ricorda che cosa sia avvenuto. Solo quando si rialza vede Luca sull'asfalto e allora corre da lui. Però, apparentemente, non mostra di essere dolorante.

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SOTTO CHOC
In ospedale ci andrà intorno all'1.30 ma perché è sotto choc, pronuncia frasi comprensibilmente sconnesse. Al pronto soccorso la refertano per contusioni generiche. E viene subito portata in caserma per essere ascoltata. A quanto risulta non ha riportato ematomi o ferite lacerocontuse, motivo per cui, sulle prime, gli inquirenti ipotizzano che posa essere stata colpita solo a mani nude. Luca muore alle 12.30 di mercoledì. Giovedì sera la madre di Valerio Del Grosso, il giovane che ha sparato, va in commissariato a San Basilio per denunciare il figlio. Lui e il complice Paolo Pirino verranno scovati nella notte mentre si nascondono, rispettivamente, in un hotel e in casa della nonna.

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LA NOTTE IN CASERMA
Nelle ore di indagini gli investigatori, tramite il racconto di diversi testimoni, ricostruiscono una vicenda differente dalla semplice rapina dello zaino che la ragazza diceva contenesse una bottiglietta d'acqua, il portafogli con pochi euro e una trousse per i trucchi. Anzi, Sarebbe stata proprio lei a mostrare agli emissari di Del Grosso nelle panchine del parco della Caffarella, in via Latina, lo zaino con dentro le mazzette di soldi da 20 e 50 euro per oltre duemila euro. Di qui la decisione di Del Grosso e Pirino di appropriarsi dei soldi senza nemmeno consegnare la droga. Luca appare solo dopo. E il padre Alfonso, all'indomani degli arresti, dice: «Luca non c'entra». Ora si cerca, dai tabulati telefonici, se Anastasia aveva avuto contatti con Del Grosso e Pirino.

Eppure sembrava una studentessa modello, prima la liceo classico Augusto, poi all'Università. Lavorava come cameriera al Bersagliere e faceva anche la modella per sbarcare il lunario. Affettuosa con la sorellastra più piccola, riservata e discreta con i vicini che l'avevano vista crescere con la mamma e il nuovo compagno di lei, un meccanico.
 

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