La banda di finti carabinieri, l'incubo delle gioiellerie di Roma: nel gruppo c’è una donna

Entrano in azione in 4: due indossano la divisa, mentre gli altri si fingono clienti

La banda di finti carabinieri, l'incubo delle gioiellerie di Roma: nel gruppo c’è una donna
La banda di finti carabinieri, l'incubo delle gioiellerie di Roma: nel gruppo c’è una donna
di Flaminia Savelli
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Domenica 30 Gennaio 2022, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 08:50

Travestiti da carabinieri sono entrati nella gioielleria fingendo di dover eseguire un controllo. Invece hanno estratto una pistola, hanno legato la commessa e l'hanno chiusa nella stanza interna. Poi, con il negozio a disposizione, hanno riempito una sacca di preziosi e denaro. Un colpo pulito quello messo a segno dalla banda dei finti militari venerdì pomeriggio in via Siculiana, a Tor Bella Monaca su cui ora indaga la polizia.

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I primi a intervenire sul posto sono stati gli uomini delle Volanti che hanno proceduto con i primi rilievi e a raccogliere la testimonianza della titolare della gioielleria: ostaggio per sei lunghissimi minuti dei banditi.
LA BANDA
Ora è caccia alla banda armata composta da almeno quattro persone. Due travestiti da carabinieri: uno addirittura, con i gradi da comandante e una cartellina blu in mano per essere ancora più credibile. Insieme ai finti militari però c'erano anche altri due complici in borghese.

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Cioè hanno finto di essere semplici clienti: un uomo e una donna che nella borsa nascondeva le fascette poi utilizzate per legare la titolare.

Tutti e quattro sono stati ripresi dalle telecamere interne del negozio che hanno registrato l'intera sequenza della rapina. Con attimi ad altissima tensione, come mostrano le immagini, quando uno dei banditi ha impugnato la pistola, una glock, puntandola contro la vittima. Quindi la fuga a bordo di una macchina parcheggiata poco distante dall'ingresso del negozio, una Ford Kuga di colore scuro. Il sospetto è che al volante ci fosse un complice: il palo della banda, con il motore dell'auto acceso e pronto a fuggire. Gli investigatori stanno quindi ricostruendo il quadro a caccia di indizi e passi falsi che i quattro banditi potrebbero aver commesso.


L'IDENTIKIT
Intanto c'è il video registrato dalla telecamera interna. I rapinatori indossano tutti la mascherina. Ma nella concitazione della fuga, uno dei banditi per alcuni istanti resta a volto scoperto: i lineamenti e il viso sono ben visibile e le immagini molto nitide. Non solo: i poliziotti stanno seguendo anche le tracce lasciate dalla macchina utilizzate per la fuga. Il suv è stato infatti notato da alcuni testimoni che hanno riferito di aver visto le quattro persone «uscire di corsa dalla gioielleria e salire a bordo della macchina che partiva a tutta velocità». Stanno quindi analizzando le telecamere di sicurezza in entrata e in uscita di via Siculiana. Gli occhi elettronici potrebbero aver ripreso la targa del suv.

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Il cerchio delle indagini potrebbe perciò presto chiudersi intorno ai quattro banditi travestiti da carabinieri. Infine i poliziotti stanno procedendo con ulteriori accertamenti: stanno confrontando la rapina messa a segno a Torre Gaia con quelle delle ultime settimane. Tra i fascicoli che stanno analizzando, stanno cercando elementi analoghi con i recenti colpi messi a segno nella Capitale. Non una prima assoluta: lo scorso anno (aprile 2021), un'altra banda di finti carabinieri era finita in manette nella maxi operazione Ostentazione. In quel caso i banditi travestiti da militari avevano colpito in diverse zone del centro Italia, tra cui la provincia di Roma.
 

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