Elena Santarelli, selfie con i rifiuti a Roma: la battaglia dei vip contro il degrado della Capitale

Elena Santarelli, selfie con i rifiuti a Roma: la battaglia dei vip contro il degrado della Capitale
di Veronica Cursi
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Martedì 18 Giugno 2019, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 15:48

Non solo foto di tramonti e monumenti mozzafiato. Roma, purtroppo, regala anche altri tipi di scorci da condividere sui social. Una denuncia portata avanti da molti personaggi pubblici che vivono nella capitale e che così vogliono denunciare lo stato indecoroso in cui versa la città. Dopo Caterina Balivo e Rita Dalla Chiesa, adesso tocca a Elena Santarelli che ieri ha pubblicato sul suo profilo Instagram un selfie di Roma non proprio da incorniciare. Dietro la showgirl si vede un cassonetto strabordante di cartacce e scatoloni e la strada letteralmente invasa dai rifiuti. Una situazione, questa, che va avanti da mesi. Anche nei quartieri più centrali della città.



Ad aprile Caterina Balivo denunciò con un post su Instagram la stesso spettacolo indecoroso: un cassonetto colmo di immondizia accompagnato da un commento piuttosto amaro: «Mancavo a Roma da 10 anni e tornarci è stato emozionante ma anche deludente. Sporca, trafficata, con buche ovunque per non parlare delle cacche dei cani e dei cumuli di immondizia che mi hanno riportata agli anni 90 nella mia città natale (Napoli, ndr). La vogliamo salvare???».

Caos rifiuti a Roma, la foto denuncia di Rita Dalla Chiesa: «Questa inciviltà è opera dei cittadini»

Denuncia portata avanti anche da Rita Dalla Chiesa che spesso riempie le pagine dei social con sfoghi riguardanti l'incuria della città. L'ultimo ritraeva un marciapiede quasi impercorribile a causa dei rifiuti. “Parcheggio la macchina e trovo due topi morti. Il marciapiede è ridotto così. Posso dire che mi fa schifo vivere a Roma?” scriveva la conduttrice. E che dire di Alessandro Gassmann, ormai paladino dei diritti dei romani? Tanto che su facebook alcuni cittadini hanno lanciato un appello: «Prima o poi fermeremo questo degrado, Gassmann, aiutaci tu!».
 

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