Roma, grandi marchi e residenti contro i dehors in Centro: «Offendono il decoro»

Le griffe contro i dehors: «Offendono il decoro»
Le griffe contro i dehors: «Offendono il decoro»
di Laura Bogliolo
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Sabato 24 Aprile 2021, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 01:45

Da una parte le nuove regole sul commercio decise dal governo e dall'amministrazione comunale che consentono di installare dehors (tavolini e pedane insomma) anche in Centro per dare respiro alle attività di ristorazione, dall'altra la protesta di chi difende il decoro e provando a scattare una foto con sfondo su piazza di Spagna si ritrova immerso in uno scenario ormai diverso. Siamo in via dei Condotti, la prestigiosissima strada conosciuta in tutto il mondo. Ci sono i grandi marchi un tempo tappa obbligata per i turisti, ma siamo anche nel cuore della Roma fatta di attività di ristorazione.

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LE CAUSE
«Quelle pedane non si possono vedere, sono orribili, contrarie al decoro della strada dove è cambiata praticamente la visuale di chi voglia godersi l'impatto scenico di Trinità dei Monti» tuona Gianni Battistoni, presidente Associazione via dei Condotti, da sempre combattiva sentinella del decoro e delle regole in Centro.

Battistoni parla della protesta delle boutique dei grandi marchi. E annuncia: «Stanno già facendo azioni legali, le pedane coprono le vetrine, questo non è regolare, si deve subito intervenire».

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Ad aprire le danze sulla polemica è stato Roberto Morassut, deputato dem, sottosegretario al Ministero dell'ambiente nel governo Conte II: su via dei Condotti, ha fotografato le pedane installate in vista del 26 aprile, quando si potrà pranzare e cenare soltanto all'esterno. «Ti ritrovi davanti a pedane (stile fermata autobus) alternate a stalli per i monopattini. Via Condotti è geometria pura. Sarebbe il caso che l'amministrazione comunale celebri il Natale di Roma iniziando col rispettare storia e le bellezze della nostra città». La possibilità di installare pedane in modo temporaneo causa Covid-19 è stata data dal Comune in realtà, e la regola vale anche nella centralissima via dei Condotti. L'assessorato al Commercio per aumentare gli spazi esterni per ristoranti e caffetterie sta tra l'altro pensando a isole pedonali (sempre temporanee) per dare la possibilità di ospitare clienti, visto che da dopodomani il Lazio torna in zona gialla. Quando in via dei Condotti spuntarono i tavolini, fu proprio l'assessorato al Commercio a eliminare ogni dubbio spiegando che era consentito. Ora sono arrivate le pedane e per molti residenti e appassionati del Centro è veramente difficile accettare la trasformazione delle vie del Tridente e parlano di «atto illegale».

Nella polemica è intervenuto Claudio Pica, presidente della Fiepet Confesercenti, che ha affermato: «C'è stata una guerra simile tempo fa per un locale che aveva messo i dehors in piazza di Spagna, lo scontro è finito in tribunale e alla fine il Tar ha dato ragione al ristoratore, insomma anche in via dei Condotti è tutto legale, la nostra categoria rispetta le regole e vuole solo lavorare». Anche la querelle su via dei Condotti probabilmente arriverà sui tavoli di qualche ufficio legale. Sicuramente le polemiche sono destinate a proseguire e a estendersi in altri quartieri della città dove i residenti protestano per i parcheggi portati via da pedane e tavolini.

 

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