Covid Roma, regole ignorate: stretta sui controlli. Test a 5.730 comunali

Covid Roma, regole ignorate: stretta sui controlli. Test a 5.730 comunali
Covid Roma, regole ignorate: stretta sui controlli. Test a 5.730 comunali
di Lorenzo De Cicco e Alessia Marani
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Martedì 25 Agosto 2020, 00:20 - Ultimo aggiornamento: 13:28

In viale Giulio Cesare, in Prati, gruppi di ragazzi seguono gomito a gomito, senza mascherine, la finale della Champions sul maxi-schermo di un bar; alla Garbatella di fronte ai localini, gruppi di venti, trenta persone, nessuno indossa la mascherina. Basta fare un giro per la città, anche lontano dalle piazze della movida, nelle periferie, per rendersi conto che le regole non vengono rispettate, nonostante i segnali d’allarme si susseguano da giorni. Sul litorale è scattata la tolleranza zero: massicci i controlli messi in campo dai carabinieri con il Nucleo Ispettorato del Lavoro e i Nas, 6 i minimarket multati e altri tre chiusi per violazione delle norme anti-assembramento. Centinaia gli esercizi commerciali passati al setaccio, un ristoratore è stato multato. Nel week-end i vigili urbani avevano già chiuso momentaneamente una manifestazione di street-food. Il bollettino diffuso ieri dalla Regione dice che nel Lazio si sono registrati 146 nuovi casi di coronavirus, in lieve calo rispetto ai giorni precedenti. Ma l’allerta resta alta. Il Campidoglio pensa alla ripresa dei servizi e alla riapertura degli sportelli, a partire dall’anagrafe. Per questo, dal primo settembre, darà il via ai test su 5.730 dipendenti comunali. I prelievi, per velocizzare lo screening, verranno fatti anche in ufficio. Proseguono, intanto, i test della Regione sul personale scolastico, ieri era il turno della Asl Roma 1.

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LA SITUAZIONE

La curva epidemiologica a Roma e nel resto della regione continua a rimanere legata prevalentemente ai casi di rientro dalle vacanze. Tanti giovani e asintomatici. Il 57% dei nuovi contagi ha un link di rientro. Il 40% (59 casi) con la Sardegna. «Si sta facendo un grande lavoro di testing e di tracciamento, la situazione è fortemente monitorata - spiega l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, a capo dell’unità di crisi anti-Coronavirus -. Tra tamponi e test rapidi agli aeroporti è stata superata quota 10.774, è stato potenziato il drive-in al porto di Civitavecchia, mentre ne apre uno nuovo al Car di Guidonia».

D’Amato ha annunciato che, dopo la validazione, presto, anche ai drive-in verranno utilizzati i test rapidi con risposta entro mezz’ora, così da abbattere i tempi d’attesa. Nella Asl Roma 1 sono 30 i contagi registrati nelle ultime 24 ore, di questi 26 sono di rientro, di cui due dalla Toscana, uno dalla Spagna e uno dall’Abruzzo. Nella Asl Roma 2 sono 36 i casi, di cui 27 di rientro, con un caso dalla Grecia, uno dalla Spagna e per 13 l’indagine epidemiologica è in corso. Nella Asl Roma 3 sono 12 i nuovi contagi, tra questi 7 sono di rientro, di cui uno dalla Croazia e uno da Malta, 2 casi sono stati individuati in fase di pre-ospedalizzazione e due hanno un link con il cluster della festa di Ferragosto in spiaggia a Ostia.

 

GLI ESAMI IN COMUNE

Ieri in Campidoglio è tornata la sindaca Virginia Raggi. Tra le priorità, lo screening degli impiegati che riapriranno gli sportelli comunali. Gli esami, come avvenuto prima dell’estate, sono stati affidati all’Ipa. In programma, spiega il commissario Fabio Serini, ci sono 5.730 test sierologici, su altrettanti lavoratori capitolini, senza contare i vigili urbani. «Molti saranno esaminati al ritorno dalle vacanze», dice Serini. Tutti e 15 i municipi saranno coinvolti: in Centro storico saranno sottoposti al test 346 dipendenti, nel VII (Appio-Tuscolano) altri 750, nel X di Ostia sono previsti 486 test, altri 458 sia nel III (Montesacro) sia nel VI (Tor Bella Monaca). Hanno prenotato il prelievo, sempre volontariamente, cento bibliotecari comunali, 171 travet del dipartimento Risorse Economiche, a cui fa capo l’ufficio multe, e 152 del dipartimento dei Lavori pubblici.
 

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