Dolci, porchetta, sushi e trapizzini. Ma anche pasta e carne, un mix di tradizione e modernità. Il Mercato Centrale era spuntato nel 2016 nel cuore di Roma e in breve tempo era diventato un punto di riferimento per tutti. Una soluzione capace di non scontentare nessuno: dai turisti appena sbarcati alla stazione Termini e alla ricerca di un boccone veloce, alle comitive di amici impegnate a individuare un locale in grado di soddisfare le più disparate richieste dei commensali.
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Ora, però toccherà trovare alternative nuove, perché da domenica i titolari delle tante attività distribuite nell'area della Cappa Mazzoniana, l'ex dopolavoro ferroviario, hanno deciso di abbassare le loro saracinesche. Effetto collaterale del Covid e di provvedimenti e Dpcm varati allo scopo di arginare pandemia e il contagio, ma che stanno assestando un duro colpo alla filiera della ristorazione.
Ci sono scelte difficili da fare: ci abbiamo messo il cuore, ma chiudiamo per aspettare il momento in cui il Mercato...
Pubblicato da Mercato Centrale Roma su Sabato 31 ottobre 2020
L'annuncio arriva con un post di Facebook: «Ci sono scelte difficili da fare: ci abbiamo messo il cuore, ma chiudiamo per aspettare il momento in cui il mercato possa essere vissuto nella sua essenza - scrivono - tornando ad essere un luogo in cui stare insieme come abbiamo sempre fatto».
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La conclusione è per la gente, insieme alla speranza di tempi migliori: «Grazie per i vostri sorrisi: li abbiamo visti, uno per uno, anche se nascosti dietro le mascherine. E non vediamo l'ora di rivederli, speriamo prestissimo, in via Giolitti 36».