Covid Lazio, allerta nuovi positivi: sono 30enni no vax e con i figli a scuola

Covid Lazio, allerta nuovi positivi: sono 30enni no vax e con i figli a scuola
Covid Lazio, allerta nuovi positivi: sono 30enni no vax e con i figli a scuola
di Camilla Mozzetti
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Domenica 19 Settembre 2021, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 14:57

Salgono i contagi (ieri 376 nuovi positivi nel Lazio) seppur di poche unità ma il trend che sta prendendo la pandemia da Covid lo sintetizzano i medici di famiglia: «Negli ultimi giorni stiamo assistendo ad un abbassamento dell’età media con più positivi tra i trentenni non ancora vaccinati che magari hanno figli piccoli anche di uno o pochi anni rientrati a scuola», spiega Pier Luigi Bartoletti, segretario provinciale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale. «Il dato è in controtendenza rispetto a quello di alcune settimane fa quando - prosegue Bartoletti - la maggior parte dei nuovi casi riguardava persone adulte con più di 50 anni che non avevano ancora intrapreso il percorso di immunizzazione, adesso la situazione sta cambiando».

IL COMUNE DENOMINATORE

Il comune denominatore resta tuttavia lo stesso: a contrarre il virus che si palesa ormai da tempo nella variante Delta sono coloro che non hanno intrapreso ancora il ciclo vaccinale. «Le scuole hanno riaperto lunedì 13 ma gli asili nido ancora prima - conclude il segretario della Fimmg - e questi nuovi positivi anche se contenuti si legano sempre più frequentemente a casi che riguardano i piccoli.

Speriamo di non doverci trovare tra qualche settimana di fronte a sorprese». In molte scuole tante classi sono state già poste in isolamento in ragione dei casi positivi emersi anche a fronte dell’avvio della campagna di screening con i test salivari per i bimbi da 6 a 12 anni (non rientranti nel piano vaccinale) decisa dalla Regione.

E sempre dalla Regione l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato ricorda l’importanza della vaccinazione. Il Lazio ha avviato la terza dose per i soggetti fragili (trapiantati o dializzati) e da domani tutte le aziende ospedaliere e le Asl avvieranno i richiami con le dosi addizionali in maniera «massiva», ricorda l’assessore che puntualizza sul numero delle persone coinvolte: «Sono circa 65 mila i soggetti interessati a questa fase».

LA CAMPAGNA

Non di meno però l’impegno è quello di portare avanti in parallelo le vaccinazioni chiamiamole “ordinarie” con l’obiettivo di raggiungere l’85% di immuni in seconda dose. Motivo per cui D’Amato invita ancora tutti coloro ancora fermi: «Voglio rivolgere un invito alla vaccinazione ai lavoratori che non lo hanno ancora fatto non ridursi all’ultimo minuto». Anche perché tra le dosi disponibili - più che sufficienti - e un sistema di vaccinazione che segue il doppio canale - prenotazione ma anche iniezione diretta in un hub presentando solo il codice fiscale - il nuovo traguardo a cui ambisce la Regione si taglierebbe in pochi giorni. Nei frigoriferi regionali ci sono scorte utili a proseguire il doppio canale dei richiami in terza dose e chiudere o avviare il primo ciclo. Più di un milione e mezzo di vaccini ad m-Rna arrivati ad agosto e consegne crescenti anche a settembre e ottobre mettono in sicurezza il piano. Nella speranza che sempre più cittadini tra i giovani e pure tra gli over 50 decidano di muovere il primo passo verso l’immunizzazione.

 

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