Covid Lazio, D'Amato: «Evitare folla shopping o sarà terza ondata»

Covid Lazio, D'Amato: «Mantenere linea di rigore o avremo la terza ondata»
Covid Lazio, D'Amato: «Mantenere linea di rigore o avremo la terza ondata»
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Domenica 13 Dicembre 2020, 17:00 - Ultimo aggiornamento: 18:44

Mantenere una linea di rigore contro il Covid: non abbassare la guardia. L'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato ha fatto un appello per invitare tutti al rispetto delle regole: «Faccio un appello: per favore evitate assembramenti altrimenti la terza ondata sarà inevitabile. Lo shopping non deve vanificare gli sforzi fatti. Va mantenuta una linea di rigore». L'annuncio è arrivato dopo la videoconferenza della task-force regionale per il coronavirus, che si è svolta con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l'ospedale pediatrico Bambino Gesù. . Un appello alla città di Roma, una città che «torna sopra i 600 casi (655)» accertati di contagio da coronavirus.

L'intervento di Ippolito

Dello stesso parere anche Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'istituto Spallanzani di Roma. Intervistato da Inews24.it, ha messo in guardia da una terza ondata di coronavirus: «Se una cosa ho imparato da questa pandemia è che non vi è nulla di sicuro. Non possiamo sicuramente escludere la terza ondata della pandemia, ma sappiamo tutti quali sono i comportamenti da adottare per evitarla o almeno per ridurne l'impatto.

Ciò che accadrà a gennaio lo decideremo noi».

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Poi il direttore dello Spallanzani ha proseguito citando la cancelliera tedesca Angela Merkel: «Tre giorni fa quando le Germania ha fatto registrare 590 morti su una popolazione superiore agli 80 milioni di abitanti, la cancelliera Merkel è andata in televisione a implorare i tedeschi di seguire le regole. In Italia, che di abitanti ne ha 20 milioni in meno, abbiamo una media di 600 morti al giorno dall'inizio di novembre e la cosa sembra non interessare nessuno». E sul parere negativo degli italiani nei confronti del vaccino anti-Covid, Ippolito ha concluso chiarendo che nei prossimi mesi «avremo il problema opposto: tutti vorranno essere vaccinati perché sarà l'unico mezzo per provare a tornare ad una vita normale».

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