Coronavirus, a Fiumicino chiusa fino al 9 marzo la scuola della bimba contagiata: cosa succede ora

Coronavirus, a Fiumicino chiusa fino al 9 marzo la scuola della bimba contagiata: cosa succede ora
Coronavirus, a Fiumicino chiusa fino al 9 marzo la scuola della bimba contagiata: cosa succede ora
di Lorena Loiacono
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Sabato 29 Febbraio 2020, 14:04

Scuole chiuse alle porte di Roma, i primi tre casi sul Litorale fanno salire l'allerta: anche nella Capitale sono arrivate le misure anti-coronavirus. Resterà inaccessibile infatti fino al 9 marzo, quindi per una settimana almeno, la scuola Colombo di Fiumicino frequentata dalla bambina di 10 anni, risultata positiva al coronavirus. Il tempo utile per capire poi come procedere. la chiusura potrebbe essere infatti prorogata ed estesa ad altre scuole, qualora il virus si fosse ormai diffuso nella zona.

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I controlli alla piccola sono partiti dopo che la mamma, a seguito di un viaggio a Bergamo, ha contratto il virus. Positivo anche il padre. I tre fortunatamente non versano in gravi condizioni. Ma comunque ora dovrà partire una batteria di controlli a tappeto su tutti coloro che sono entrati in contatto con la famiglia.

La chiusura della Colombo, infatti, è stata la prima decisione presa dalle autorità, subito dopo il riscontro dei test medici. Ora si parte con le verifiche epidemiologiche. E allora, per prima cosa, sorvegliati speciali saranno gli altri istituti scolastici della zona, palestre e centri sportivi, centri ricreativi e locali in generale. Si procederà seguendo gli spostamenti della famiglia negli ultimi giorni.

L’altro figlio della coppia, un bimbo di 5 anni, frequenta la scuola dell’infanzia in un altro plesso ma è risultato negativo al test. Comunque gli specialisti dello Spallanzani dovranno valutare se la presenza della mamma nell’asilo possa aver avviato un contagio, ovviamente anche tra genitori o tra il personale scolastico condiviso tra i due plessi. In quel caso sarebbe necessario prevedere la chiusura anche della scuola materna e, a cascata, dei luoghi frequentati dalle altre famiglie.
 


Si metterebbe così in moto una macchina già collaudata: nelle aree dei focolai di Lombardia e Veneto, infatti, la linea del contagio è stata tracciata proprio ricostruendo il percorso dei pazienti risultati a mano a mano positivi. Per muoversi in sicurezza, anche a Roma, quindi, si studierà un piano di intervento prendendo in esame non solo le aree di Fiumicino, ovviamente, ma anche quelle limitrofe, a cominciare dai quartieri all’interno della Capitale e lungo il litorale. Con il fiato sospeso, quindi, anche le aree di Ostia e Fregene.

Sarà l’indagine epidemiologica portata avanti dalla Asl a verificare la presenza di eventuali sintomi e la necessità di procedere con test specifici. Solo in base ai rilievi delle prossime ore, quindi, sarà possibile capire la portata dell’eventuale diffusione. 

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