Coronavirus, a Roma il tampone senza uscire dall'auto: via al Santa Maria della Pietà. Nuove ricerche sui test rapidi

Coronavirus, a Roma il tampone senza uscire dall'auto: via al Santa Maria della Pietà. Nuove ricerche sui test rapidi
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 2 Aprile 2020, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 00:34

Si parte dal Santa Maria della Pietà con il Drive-through o il Drive-in, il sistema di tamponi che viene eseguito sui pazienti a bordo delle auto. Tecnicamente, il progetto, partito ieri nell'Asl Roma 1, si articola così: il caso sospetto di Covid-19 arriva a bordo dell'auto e, senza che quest'ultimo scenda dal veicolo, il personale medico esegue il tampone naso-gola dal finestrino. In questo modo si smaltiscono le file e si aumenta il numero dei campionati. Anche se il sistema non riduce i tempi di risposta per i risultati che devono sempre venire dal laboratorio.

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L'obiettivo della Regione Lazio è quello di arrivare a campionare l'intera popolazione del territorio ma per farlo è necessario avere dei test rapidi di analisi perché i tamponi rino-faringei - seppur fatti con una media di 1.500 verifiche al giorno - non sono abbastanza veloci per scandagliare le condizioni di circa 6 milioni di persone. I risultati, infatti, arrivano dopo 8 ore e i laboratori ospedalieri sono colmi. E allora l'Istituto nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani e l'Area funzionale aggregata di medicina di laboratorio del policlinico Tor Vergata stanno portando avanti due modelli di ricerca per arrivare ad avere dispositivi rapidi, capaci di dire se un paziente è positivo o meno al Covid-19 anche nell'arco di dieci minuti. Certo, l'operazione non è semplice anche perché i clinici (ovvero i medici) mettono in guardia: «Non sempre rapidità - spiega Pier Luigi Bartoletti, segretario provinciale della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di famiglia - è sinonimo di affidabilità».

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LE ANALISI BREVI
Per avere la certezza che i modelli sperimentali possano essere utilizzati a livello diagnostico - e su larga scala-, bisognerà infatti arrivare ad avere almeno un campione significativo di analisi veloci che dovrà essere prima confrontato con i risultati di laboratorio per dire se funziona oppure no. Lo Spallanzani sta lavorando sui tamponi veloci che in questi giorni i medici di famiglia e gli operatori sanitari stanno eseguendo a Nerola e Contigliano, i due laboratori epidemiologici attivati dalla Regione. In sostanza si stanno usando degli stick simili ai test- di gravidanza con i quali viene prelevato il sangue (una gocciolina appena) e mescolato a un liquido chimico buffer che va a ricercare le immunoglobuline, ovvero le proteine globulari coinvolte nella risposta immunitaria.

LE IMMUNOGLOBULINE
Nello specifico, si cercano le IgG e le IgM. Se sullo stick compare la G o la M il soggetto è positivo ma con una differenza. La prima lettera, infatti, è riferita alle IgG e segna che l'infezione è passata e il soggetto è immune al virus perché ha sviluppato gli anticorpi da solo. Nel secondo, invece, riferendosi alle IgM, l'infezione è recente e la malattia è in atto. Ora questi test rapidi (71 ad esempio raccolti ieri a Contigliano) sono stati inviati allo Spallanzani per il confronto con i dati di laboratorio. Mentre a Tor Vergata si sta sperimentando un test misto tra lo stick e il metodo immunofluorescente che va sempre alla ricerca delle IgG e delle IgM ma «Rende più tracciabile il risultato - spiega Sergio Bernardini, primario dell'Area funzionale di medicina di laboratorio di Tor Vergata - perché la lettura dell'esito non è soggettiva come invece avviene per lo stick». Per semplificare è come se si stesse studiando un dispositivo terzo che unisce la velocità del test rapido all'analisi fatta in laboratorio.
Ovviamente per avere dei risultati soddisfacenti ci vorranno alcuni mesi perché più alta è la campionatura, più basso è il rischio di avere dei falsi/positivi e falsi/negativi. E comunque l'ambizione è quella di arrivare a un indice di attendibilità compreso tra il 98 e il 99% nell'incrocio dei risultati dei test rapidi con quelli di laboratorio.

 

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