Coronavirus Lazio, 50 contagiati in un giorno. Infermieri, turni raddoppiati

Coronavirus Lazio, 50 contagiati in un giorno. Infermieri, turni raddoppiati
di Alessia Marani
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Venerdì 13 Marzo 2020, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 10:00

Cinquanta nuovi casi positivi al coronavirus nel Lazio. Mercoledì erano 150, ieri hanno toccato quota 200, ma c'è anche un incremento delle persone uscite dalla sorveglianza, 411 persone che tirano un sospiro di sollievo. Gli isolamenti domiciliari sotto controllo sanitario sono così scesi nel giro di 24 ore a 5.074. Intanto, le Asl cominciano a chiedere doppi turni anche per gli infermieri, mentre la Regione si appresta a fare scalare le graduatorie di assunzione per i tempi indeterminati e determinati del personale sanitario. Purtroppo si registrano altri tre decessi, oltre ai 6 dei giorni precedenti. Si tratta di un 79enne morto all'ospedale Sant'Eugenio dell'Eur e di una 82enne portata allo Spallanzani da una Rsa di Civitavecchia (entrambi con un quadro clinico complicato) e di un tenente colonnello dell'Esercito di 57 anni in servizio presso il Segretariato della Difesa. Al lavoro l'ufficiale mancava da un po' perché in malattia e i suoi colleghi sono stati messi in smart working. Anche il generale dell'Esercito Salvatore Farina era risultato positivo. Era arrivato al policlinico Umberto I in ambulanza, aveva delle patologie importanti ma, vista anche l'età non attempata, sarà l'autopsia a chiarire se sia morto di o con il Covid-19.

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REPARTI POTENZIATI
L'Umberto I è tra gli ospedali che sta rivoluzionando l'area emergenza e le Malattie Infettive, creando nuovi posti letto anche nella terapia intensiva, così come da cronoprogramma improntato dall'assesspre regionale Alessio D'Amato. Ieri gli incrementi maggiori di positività riguardano la Asl Roma 2, uno dei territori più colpiti nella Capitale, che ha registrato 11 nuovi casi arrivando a 36 e la provincia di Frosinone che ne ha registrati 12 nuovi toccando quota 30. Tra i contagiati vi sarebbe anche un amministrativo della stessa Asl. È sempre Latina, però, che incassa il maggior numero di contagi (49), mentre a Roma dopo la Asl 2 (con 36 casi) segue la Roma 6 con 34.
L'aumento dei casi avviene in una maniera progressiva che il sistema Lazio è ancora in grado di contenere, ma i numeri potrebbero impennarsi. Per cui con un'ordinanza ad hoc la Regione ha autorizzato il reclutamento di 474 unità di personale sanitario: 50 anestesisti, 12 pneumologi, 18 infettivologi, 12 cardiologi, 20 medici e chirurghi d'urgenza, 12 radiologi, 80 operatori socio-sanitari e 270 infermieri. Lo Spallanzani, struttura portante del contrasto alla malattia a Roma e nel Lazio, ha indetto due manifestazione d'interesse: si cercano 24 anestesisti e rianimatori e 16 infermieri. Saranno assunti con un contratto subordinato a tempo determinato della durata di 12 mesi.
Intanto le Asl stanno mobilitando tutte le risorse disponibili. Nella Roma 2 e a Rieti dal 16 marzo, dopo avere sospeso ferie, congedi e aspettative anche per i medici, partiranno i doppi turni per gli infermieri. Sino alla fine dell'emergenza Covid-19, dunque, «l'attuale articolazione oraria da 3 turni (mattina, pomeriggio e notte per sei ore ciascuno) passerà a 2 turni (diurno e notturno) con orario 7-19 e 19-7», si legge nella circolare della Roma 2. Una indicazione che ha gettato nello sconforto i sanitari che rivendicano innanzitutto la necessità di dispositivi di protezione individuale sufficienti e adeguati per tutti. «Stare in servizio con la stessa mascherina per 6 ore già è difficile, figuriamoci per 12», fanno presente le rappresentanze dei lavoratori.
Sul caso è intervenuto il NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche che con una nota inviata ieri alla Direzione generale ha espresso il proprio «dissenso» rispetto alla riorganizzazione oraria che dirada gli spostamenti dei sanitari. «Non tiene conto del forte impatto stressogeno che ciò comporterà - afferma Stefano Barone, NurSind Roma - soprattutto nei confronti di chi lavora già in carenza di personale infermieristico e nei reparti in prima linea. Piuttosto servono forze nuove».
IL FORTE STRESS
Tanto che le rappresentanze interne avrebbero chiesto anche il supporto degli psicologi per gli operatori che si trovano a gestire una situazione di tensione per il pericolo di contagiarsi in ospedale e/o di contagiare i propri familiari a casa. La Regione ha comunque sul piatto l'utilizzo della graduatoria del maxi-concorso per infermieri al Sant'Andrea. Qui il paradosso è che si proceda con immediatezza alle assunzioni a tempo determinato con i fondi straordinari destinati all'emergenza Covid-19 e che vadano più lente quella a tempo indeterminato da svolgere con fondi ordinari. Intanto stamani all'Ares 118 verrà attivata una seconda centrale per il numero verde dedicato al Covid-19 l'800.118.800. Soffrono però i precari delle ambulanze private a spot: alcune non stanno garantendo il pagamento degli stipendi.
Alessia Marani
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