Coronavirus Lazio, 53 positivi: assunzione lampo di 474 medici e infermieri, 150 posti letto in più in rianimazione

Coronavirus Lazio, 54 positivi: scatta l'assunzione di 474 medici e infermieri, 150 posti letto in più in rianimazione
Coronavirus Lazio, 54 positivi: scatta l'assunzione di 474 medici e infermieri, 150 posti letto in più in rianimazione
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Venerdì 6 Marzo 2020, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 20:23

Nel Lazio sono 53 i positivi al Coronavirus, 16 sono in isolamento domiciliare, 8 in terapia intensiva e gli altri ricoverati. Aumentano anche dimessi. Questi i dati forniti oggi dall'assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato che ha anche annunciato il reclutamento lampo di 474 operatori sanitari e 150 posti letto in per le terapie intensive come previsto nell'ordinanza regionale anti-coronavirus. 

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Allo Spallanzani di Roma sono 67 i pazienti ricoverati, di cui 31 positivi al coronavirus, oltre la coppia cinese ormai negativa. I pazienti in osservazione sono 34. «Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche stabili ad eccezione di sette che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio», spiegano dallo Spallanzani. Dimessi, ad oggi, 244 pazienti i quali «hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell'acido nucleico del coronavirus». In dimissione al momento altri 5 pazienti, risultati negativi ai test o che non richiedono più ospedalizzazione. 
 


150 posti in più. La terapia intensiva dedicata al Coronavirus nel Lazio avrà 150 posti letto in più, il Columbus Gemelli sarà il secondo centro per il Covid-19 e ci sarà il raddoppio dei posti allo Spallanzani. È quanto dispone un'ordinanza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha disposto il progressivo potenziamento dell'attività del servizio sanitario nazionale. «Dedicheremo 150 posti letto in più di terapia intensiva dedicati al Covid, un numero che non ha pari in Italia -ha detto l'assessore alla Sanità Alessio D' Amato- Aumenteremo i posti letto nei prossimi giorni, facendo un'altra scelta strategica. Accanto allo Spallanzani, ospedale Covid 1, il Columbus del Gemelli sarà Covid-2.‎ La rete dei laboratori del Lazio andranno a supporto dello Spallanzani».

Assunzioni lampo per 474 operatori. È stato autorizzato con procedure straordinarie il reclutamento, in virtù dell'attivazione dei posti letto aggiuntivi in terapia intensiva, di 474 unità di personale, fra cui 50 anestesisti, 270 infermieri, 12 pneumologia, 18 infettivologi, 12 cardiologi, 20 medici dell'emergenza, 12 radiologi e 80 Oss. I posti letto di terapia intensiva passano, secondo l'ordinanza, da 618 a 675: i 150 posti in più, nello specifico, derivano in parte dal raddoppio dei posti dello Spallanzani, in parte dall'attivazione del centro 'Covid-2' del Columbus. Riguardo invece al rafforzamento della rete dei laboratori, a quelli del Gemelli afferiranno le Asl di Rieti e di Viterbo, la Roma 4 e la Roma 5 ai laboratori del Sant'Andrea, la Roma 2 e Frosinone a Tor Vergata, la Roma 1 all'Umberto I, la Asl di Latina al S.Maria Goretti di Latina, mentre la Roma 6 al Campus Biomedico. Il laboratorio di riferimento regionale rimane lo Spallanzani di Roma.

Nel Lazio 53 positivi. Aumentano i contagiati nel Lazio, da 44 a 53, ma soprattutto si è verificata una presenza anomala di infetti a Latina a causa di una festa alla quale hanno partecipato persone proveniente da molte zone d'Italia. «Ieri sera avevano notato una presenza anomala di casi nel territorio Latina - ha detto l'assessore alla Sanità - ma ad una prima considerazione non si capiva bene il link. Stamattina con l'aiuto delle forze dell'ordine si è capito che tutti gli infetti hanno in comune una festa conviviale con persone di quella zona alla quale hanno partecipato persone da altre zone del paese».

«Sono in corso a Pomezia oltre 400 interviste di indagine epidemiologica per stabilire i contatti sui 2 nuovi casi positivi al COVID-19» ha spiegato D' Amato, si legge in una nota. «Ringrazio per l'enorme sforzo che stanno facendo tutti gli operatori della Asl Roma 6 - aggiunge - Mentre per i casi di Fondi nel territorio di Latina, dall'indagine epidemiologica in corso risultano tutti riconducibili ad un medesimo luogo in cui si è svolta una festa con numerosi partecipanti provenienti anche da altre zone d'Italia. Chiediamo la massima collaborazione di tutti con la Asl affinché si possano ricostruire i contatti».


Medici "negativi" al lavoro. In accordo con il comitato scientifico, è stato deciso che il personale sanitario del Lazio, a partire da medici ed infermieri, 'attenzionatò perché entrato in contatto con pazienti positivi, se asintomatico, con tampone negativo e previe accortezze e precauzioni, potrà tornare in attività negli ospedali. Questo allo scopo di non sguarnire in questo momento i nosocomi. Il personale sarà comunque sottoposto a periodici tamponi.

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