Coronavirus Roma, richiamate 98 persone: possibile contatti in pronto soccorso con il poliziotto contagiato

Coronavirus, richiamate 98 persone al pronto soccorso di Tor Vergata: possibile contatto con il poliziotto contagiato
Coronavirus, richiamate 98 persone al pronto soccorso di Tor Vergata: possibile contatto con il poliziotto contagiato
4 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Marzo 2020, 19:39 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 06:41

Coronavirus, richiamate 98 persone al pronto soccorso di Tor Vergata per un possibile contatto con il poliziotto contagiato. Questo il comunicato del Ministero della Salute - Regione Lazio - Spallanzani: a seguito dell'indagine epidemiologica svolta dalla direzione sanitaria dal Policlinico di Tor Vergata e dal SERESMI sono state richiamate 98 persone che hanno avuto accesso al pronto soccorso di Tor Vergata nei giorni 26 e 27 febbraio e che sono potenzialmente venuti a contatto con l'agente di polizia che si era recato al pronto soccorso e ora ricoverato all'Istituto Spallanzani.

Coronavirus, 12 casi a Roma: 7 ricoveri allo Spallanzani. Borrelli: «Situazione sotto controllo»

Coronavirus, vigile del fuoco in isolamento nella caserma di Capannelle a Roma: proviene da Piacenza



Di questi 15 risultano sintomatici e andranno valutati clinicamente ed eventualmente verranno sottoposti al test per il #COVID19. Sono 6 gli operatori sanitari del pronto soccorso, un agente di polizia e due operatori della vigilanza in servizio presso l'ospedale posti in sorveglianza sanitaria domiciliare, tutti asintomatici. Si ribadisce l'appello affinché in presenza di sintomi e di un link epidemiologico è sconsigliato recarsi ai pronto soccorso, ma bensì chiamare il numero verde 800.118.800

 

 
 



Il poliziotto è il primo contagiato romano ma si registra anche un vigile del fuoco risultato positivo al test e una terza persona infetta ricoverata allo Spallanzani. I casi però, sottolinea l'Istituto Spallanzani, non sono autoctoni: il poliziotto ha avuto contatti con un amico proveniente dalla Lombardia, il pompiere proviene da Piacenza e il terzo caso ha avuto un link con il Veneto.

Positiva anche tutta la famiglia del poliziotto, moglie, due figli e la cognata, e ciò ha determinato la chiusura del liceo del figlio, un Istituto di Pomezia che conta 1200 alunni, e del corso di Informatica alla Sapienza frequentato dall'altro figlio. Ancora: 5 agenti del commissariato del poliziotto sono stati messi in sorveglianza domiciliare attiva. Il poliziotto aveva ospitato un amico lombardo ed era in malattia da qualche giorno, ovvero dal 25 febbraio.

Ieri sera in un primo momento è stato portato al Gemelli ed inserito in un percorso protetto dedicato ai pazienti con sintomatologia di tipo respiratorio potenzialmente contagiosi. Risultato positivo al test del Covid-19 è stato trasportato allo Spallanzani con un'ambulanza allestita per la protezione degli operatori: è risultato positivo a tutti i test ed è stato ricoverato. Ha una polmonite bilaterale ma non è grave e viene curato con la terapia antivirale. Positivo al Coronavirus anche un giovane allievo vigile del fuoco dell'87esimo corso proveniente da Piacenza e attualmente trasferito dalla scuola di Capannelle all'Istituto Spallanzani di Roma. Anche in questo caso sono state attivate, insieme al Comando dei Vigili del Fuoco, tutte le misure di sicurezza e di sorveglianza previste.

Sono dunque 12 al momento i casi positivi di Coronavirus accertati tra Roma e Provincia. E di questi, dagli ultimi dati dello Spallanzani, si contano 8 ricoverati: la coppia di cinesi ormai negativizzata, il poliziotto ricoverato ieri, la famiglia di Fiumicino (madre, padre e una figlia) e un ultimo caso con un link epidemiologico veneto. A questo vanno aggiunti il nucleo familiare del poliziotto ricoverato (moglie, due figli e cognata), e il vigile del fuoco positivo al test e in sorveglianza nella caserma di Capannelle.

Tutti i pazienti, precisano dallo Spallanzani, sono in buone condizioni. Riguardo i tre casi di Fiumicino, «che non destano preoccupazioni», sono stati individuati i contatti più stretti della famiglia: si tratta di 51 persone tra compagni di scuola, amici e insegnanti che, al momento, sono tutti risultati negativi al test. Negativo anche il figlio più piccolo della coppia che sta diventando la 'mascottè di medici e infermieri dell'istituto per le malattie infettive di Roma. Intanto il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi, dopo aver ricordato che nella Capitale non ci sono focolai, precisa che qui «abbiamo posti letto e non siamo in emergenza», e spiega: «Le strutture da campo fuori degli ospedali romani servono per fare il triage, per evitare che le persone infette vengano in contatto con il pronto soccorso e si vada a verificare una situazione simile a quella vista nel nord Italia».

Ma c'è una notizia positiva, soprattutto per i turisti, ovvero la riapertura prevista per mercoledì di San Luigi dei Francesi, chiusa da ieri, dopo che è emerso che un religioso, ormai in Francia, è risultato positivo. «Ogni rischio di eventuale di contagio da parte di un sacerdote della chiesa San Luigi dei Francesi è stato escluso da parte dei servizi del sistema regionale Asl Roma 1», precisa l'ambasciata di Francia. Altro stop per ora scongiurato poi è quello della maratona Roma-Ostia: è stata confermata, salvo contrordini, e si correrà per domenica 8 marzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA