Roma Sud resta senza cimitero, stop alle sepolture al Laurentino. Le tumulazioni? A 45 km di distanza

Roma Sud resta senza cimitero, stop alle sepolture al Laurentino. Le sepolture? A 45 km di distanza
Roma Sud resta senza cimitero, stop alle sepolture al Laurentino. Le sepolture? A 45 km di distanza
di Laura Bogliolo
3 Minuti di Lettura
Sabato 29 Agosto 2020, 00:32

Il cimitero Laurentino non accoglie più defunti, lo spazio è esaurito e i cittadini di Roma Sud saranno costretti a portare i propri cari a Prima Porta, a 45 km di distanza. L’allarme per la mancanza di spazio era stato lanciato nel 2017, ma nel frattempo il Campidoglio non è riuscito a trovare una soluzione, tanto che i residenti dei Municipi VIII, IX, XI e parte del VII e del X dovranno optare per il cimitero di Roma Nord. Consacrato nel 2002, è il terzo dei cimiteri capitolini, si estende tra Trigoria e la Riserva di Decime Malafede. Due giorni fa l’orribile notizia: «Non c’è più spazio». Eppure da tre anni, l’Ama con continue comunicazioni aveva avvertito dell’emergenza sepolture. Già tre anni fa c’era il rischio di esaurimento degli spazi e la Giunta in una mozione aveva programmato l’ampliamento del camposanto che ogni anno accoglie in media 1.500 salme.

Roma, Verano, ultimo schiaffo: «Degrado e abbandono sulla tomba di mio figlio»

Roma, finte cremazioni: dipendenti Ama sezionano le salme, scandalo al cimitero Flaminio

BUROCRAZIA
A marzo, l’assessore al Verde del Campidoglio, Laura Fiorini, aveva annunciato lo stanziamento di fondi per la manutenzione straordinaria dei cimiteri capitolini, ma anche per l’ampliamento del Laurentino. Fiorini aveva parlato di «indagini archeologiche per l’ampliamento in una zona interna» che però era ed è vincolata dal momento che sono stati rinvenuti ritrovamenti archeologici. Il cimitero si trova in parte nella riserva di Decima Malafede, territori circostanti non sono di proprietà del Comune e l’esproprio, spiegava l’assessore, avrebbe comportato maggiori costi per l’amministrazione. Secondo i sindacati però, la questione è diversa. «Ci sono diversi progetti rimasti sospesi, con oltre 36mila metri quadrati disponibili e non utilizzati, perché i passaggi tecnici necessari non sono mai stati portati avanti» spiega Natale Di Cola, segretario Cgil Roma e Lazio. Di Cola aggiunge: «Nel 2017 fu proprio la giunta a segnalare il cimitero Laurentino come prioritario, insomma, avevano era stato deciso di procedere con interventi di implementazione e aumento degli spazi disponibili e invece si è dovuti arrivare all’esaurimento degli spazi per le inumazioni. Ama - aggiunge - aveva sollecitato più volte il Campidoglio».

LE PROTESTE
Ma il Campidoglio non è riuscito a risolvere un problema così delicato e importante per tutta la città. «Il disagio per le famiglie e per le persone anziane è gravissimo - denuncia il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut - Ancora una volta il racconto della città scavalca i problemi reali e a volte i drammi che ne conseguono. A Roma si vive male ma è anche complicato morire. Non ci vogliono poteri straordinari per garantire un servizio così essenziale e primario». E i disagi saranno tantissimi. «È una vergogna per la città - dice Alessandro Lepidini, consigliere Pd del IX Municipio - i problemi per il territorio saranno moltissimi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA